L’altra settimana ho partecipato al Festival delle Bio Diversità del Parco Nord di Milano. Grazie all’Orto Comune Niguarda, abbiamo organizzato un workshop dedicato alla cucina antispreco. Un modo per riutilizzare quelle parti di ortaggi meno nobili che di solito destiniamo al cestino dell’immondizia. Nella maggior parte dei casi invece si possono usare anche bucce, foglie, semi etc.
Un cestino enorme e ricco di verdure appena colte e di erbe aromatiche mi attendeva e con esse abbiamo realizzato un pesto di mandorle e foglie di carota, una minestra di foglie di sedano e cannellini e dei fagottini di brisè con il radicchio in agrodolce. Ed infine la zucca. La regina dell’autunno, che tanto adoro, l’ho impiegata in tute le sue parti.
La buccia, ben condita, è stata infornata e resa croccante, i semi di zucca sono stati tostati e la polpa l’abbiamo usata sia per mantecare il risotto che per condirlo insieme ai funghi spadellati. Davvero buonissimo e scenografico, in tutta la sua semplicità e senza sprecarne nemmeno un po’.
L’entusiasmo quella sera era elevato, così come la curiosità che le persone mi dimostravano. Era molto bello condividere con tutti loro i vari “trucchi” per poter usare in modo creativo le verdure e i loro scarti. Nonostante avessi la febbre, la serata è volata ed è stata una bellissima esperienza.
Risotto di zucca e funghi antispreco
Ingredienti per 4 persone:
300 gr di riso carnaroli
1 zucca piccola (500 gr circa pulita)
250 gr di funghi misti (coltivati, porcini e finferli)
1 carota
1 gamba di sedano
1 cipolla
1 limone
sciroppo di acero
salsa di soia
maggiorana, rosmarino, santoreggia
peperoncino essiccato
una manciata di semi di zucca
olio, sale, pepe
Procedimento:
Innanzitutto preparare il brodo vegetale, utilizzando gli scarti di una carota, la cipolla e il sedano. Cuocere per circa 10 minuti dal momento che inizia a sobbollire. Spegnere il fuoco e filtrare.
Pulire la zucca, eliminando la buccia con il pelapatate. aprirla ed eliminare i semi e i filamenti. Lavare e asciugare bene i semi e tostarli in forno. Condire la buccia con erbe aromatiche, olio e sale ed infornare a 180 gradi per circa 20 minuti, fino a quando non risultano croccanti. Una parte della polpa tagliarla a pezzi regolari e stufarli, a fiamma dolce con un rametto di rosmarino, per circa 20 minuti. L’altra parte saltarla in padella a fiamma vivace, fino a quando non risulta cotta.
Pulire i funghi e tagliarli a pezzi regolari. Spadellarli a fiamma vivace con abbondante olio e santoreggia ed infne sfumare con la salsa di soia. Tostare in padella i semi di zucca e, appena iniziano a dorarsi, sfumare con la salsa di soia
Scaldare una casseruola profonda e tostare il riso. Quando ben tostato coprirlo con il brodo e farlo cuocere,a fiamma dolce, per 12 minuti, aggiungendo di volta in volta un po’ di brodo in modo tale che il riso rimanga sempre coperto.
Unire al riso la zucca arrostita e i funghi. Frullare la zucca stufata con olio di semi e olio evo in parti uguali, fino ad ottenere una purea.
Togliere il riso dal fuoco e unire la manteca di zucca. Aggiungere due cucchiai di sciroppo d’acero e due cucchiai di succo di limone. Aggiustare di sale e pepe e mescolare vigorosamente. Aggiustare nuovamente per il sale e servire guarnendo con maggiorana fresca, semi di zucca alla soia e le chips di buccia di zucca.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
40 minti circa
Buongiorno marzia ti seguo tantissimo e ti stimo infinitamente . Sento i tuoi piatti , sento la passione e l’amore che scorre dentro. Mi auguro un giorno di riuscire ad avere le basi tecniche per dar modo anche alla mia creatività di emergere ed esplodere. Nel frattempo continuo ad impegnarmi in questo duro ma altrettanto fantastico lavoro.
ciao Giorgio,
grazie infinite, di vero cuore, per le tue bellissime parole. Sono certa che riuscirai nel tuo intento e avrai modo di esplodere in milioni di schegge brillanti e luminose. Il segreto è proprio quello di perseverare, impegnarsi, dedicarsi con attenzione e con amore a quello che si sta facendo. Anche io ho tanta strada da fare, ma mi colma il cuore poter cucinare. Hai ragione, il lavoro più bello del mondo! a presto