radice di loto arrosto

RADICE DI LOTO ARROSTO – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Diversi anni fa, troppi in realta’, Alessandro mi ha portato in Cina. Si, si, e’ stato proprio così, mi ci ha portato quasi di peso. Lui si era appassionato da tempo alla cultura e alla storia dell’estremo oriente, studiando cinese all’Universita’ e frequentando l’Universita’ di Pechino per un periodo, subito dopo la laurea. Desiderava tanto mostrarmi la vera Cina, convinto che mi avrebbe affascinata.
Io molto riluttante alla fine cedetti e organizzammo le nostre vacanze estive on the road, in lungo ed in largo.
Ad innamorarmi ci volle poco e uno dei luoghi piu’ belli ed armoniosi, che mi sono rimasti nel cuore, e’ stata la cittadina di Hangzhou.
Hangzhou e’ una cittadina del centro-est della Cina e che si sviluppa intorno a un meraviglioso lago. E’ una cittadina di una bellezza straordinaria che ti entra nel cuore e scorre nelle vene. Non avrei mai pensato di poterlo pensare ma me ne sono innamorata così tanto che non me ne sarei piu’ andata, e ancora oggi ne conservo un dolcissimo ricordo.
Ricordo che la mattina avevamo noleggiato le biciclette e attraversato il lago, coperto di giunchi e fiori di loto enormi. I salici piangenti si piegavano docili nelle acque turchesi e calme mentre le libellule danzavano felici. Nel lago c’erano diversi isolotti con giardini e regge imperiali di straordinaria bellezza e dal centro del lago avevamo ammirato le montagne che abbracciavano lo specchio d’acqua. Mi sembrava di vivere in uno di quei romatici dipinti tipici dell’arte orientale.
Ma quello che piu’ mi piaceva erano i fiori di loto. Mi facevano impazzire perche’ erano eterei e grandi, talmente grandi che avrei potuto accoccolarmi nelle loro corolle. Talmente alti che mi superavano di gran lunga, facendomi ombra nella calda giornata estiva.
Li ho scoperto che i fiori di loto, oltre ad essere simbolo del lago erano anche commestibili. Esperti pescatori, setacciavano il lago raccogliendo i fiori sfioriti e conservando i semi e le radici.
I semi venivano venduti come snack, verosimilmente ai nostri semi di zucca, mentre le radici le ritrovai al ristorante come contorno.
Dopo quell’esperienza non li ho piu’ mangiati ma, trovandoli qualche giorno fa nel mio negozio etnico preferito, la mente e’ tornata immediatamente a quel lago, ai suoi colori e i suoi profumi, e non ho saputo resistere. Erano nel banco surgelati, molto piu’ comodi rispetto a quelli freschi che devono essere puliti per bene dalla parte esterna molto legnosa.
Tornata a casa ho cercato di cucinarli mantendendo un gusto orientale, molto cinese, e servendoli con del tofu spadellato.
Per una sera abbiamo viaggiato di nuovo sulle sponde di quel bellissimo lago e dei suoi fiori gentili.
radice di loto arrosto

radice di loto arrosto

Radici di loto arrosto

Ingredienti per 4 persone:

300 gr di radici di loto surgelate
mezzo porro
1 pezzetto di zenzero
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaino di miso di soia
1 cucchiaino di sciroppo di agave
peperoncino piccante essiccato  (io ho messo 4 peperoncini perla nera)
erba cipollina fresca
sale, pepe e olio
radice di loto arrosto

radice di loto arrosto

Procedimento:

Pulire e tagliare il porro da far soffriggere in padella con 2 cucchiai di olio e il peperoncino piccante a piacere. Aggiungere le rondelle di fior di loto, precedentemente scongelate, e far abbrustolire su entrambi i lati per qualche minuto.
Sfumare con la salsa di soia, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per altri 10 minuti.
Aggiungere lo sciroppo di agave e il succo di zenzero, ottenuto spremendo la polpa grattuggiata di una parte di rizoma, a piacere. Infine, spegnere il fuoco e versare il miso stemperato in una tazzina di acqua. Aggiustare di sale e pepe e guarnire con erba cipollina prima di servire.
Buon appetito!
radice di loto arrosto

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Tempo di preparazione:

25 minuti circa

 

 

 

 

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