maltagliati con cavoletti e radicchio

MALTAGLIATI CON CAVOLETTI E RADICCHIO – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

 

Amo Milano e Brera la trovo affascinante. Con le sue viuzze strette ed eleganti, le boutique ricercate, inavvicinabili e scintillanti, e con quella sua aurea magica. Le zingare che leggono le carte e interpretano il futuro. Non ci credo, ma mi fanno tenerezza e le trovo perfette nel contesto, un vero peccato se non ci fossero. Milano da bere, con tutti i locali e i loro dehor raffinati. Milano da vivere, di giorno e di notte. L’ora dell’aperitivo è perfetta. Non ancora gremita di persone, Brera si lascia guardare mentre si prepara ad accogliere la vita notturna dei festaioli milanesi. E’ un piacere attraversare le sue vie, dove si intersecano vicoli quasi nascosti con strade battute e luminose. Mi affascina soffermarmi a guardare le vetrine dei negozi sognando ad occhi aperti, perdendomi tra gli sfavillanti abiti da sera, le mille confezioni di the, la cartoleria più sofisticata e le opere d’arte. A quest’ora Brera è tranquilla, quasi sonnecchia in attesa della calca che l’attraverserà. Di notte la strada diventa impraticabile, una rigida corrente alla quale non ci si può opporre e che trascina e  travolge in un vortice di tacchi a spillo, sigarette appena iniziate e bicchieri tintinnanti. Le vetrine si nascondono intimorite e celano i loro sfarzi, in tutto il loro controsenso. 

Brera è una delle zone che amo di più e a cui sono più legata. L’antico si mescola armoniosamente al moderno e  le opere d’arte si fondono con il design. Un quadrilatero dove la moda, l’arte e la bella vita la fanno da padrone. L’attraversavo da ragazzina, affascinata da un mondo così distante e surreale. Una zona inaccessibile eppure dal fascino intramontabile, degna fotografia della Milano di oggi.

Amo Milano per la sua frenesia, che quasi ti toglie il fiato nella paura di non riuscire a stare al suo passo. Una città che ti accoglie e che ti coccola con un’offerta incredibile, dove è impossibile annoiarsi. Sempre aperta, vigile ed attenta. Amo Milano, nonostante i suoi difetti e i suoi orrori. Nonostante le buche nelle strade, i lavori interminabili, i mezzi pubblici a volte impraticabili. Le auto incattivitive al semaforo, le code e i cambi di senso da un momento con l’altro. Perchè la mia città è così, imprevedibile. Con i suoi giardini eleganti, dove passeggiare perdendosi in un’altra dimensione. La quiete nel centro del caos cittadino. Con i suoi cortili liberty che strizzano di nascosto l’occhio ai nuovi palazzi glitterati, che ricordano quelli a stelle e strisce. In questi anni ho visto cambiare Milano. Da vecchia signora robusta, con un filo di perle al collo, è diventata una scattante donna fascinosa alla moda, quasi avesse fatto lezioni forzate di pilates per rimettersi in forma. Passeggio per le sue piazze e ascolto lingue diverse, vedo volti poco famigliari e culture che si intrecciano. Milano ti fa credere che tutto sia possibile e realizzabile ma se non stai in guardia, ti frega e rischi di implodere nei tuoi stessi sogni.

E’ stato un piacere capitarci per caso e godermela ad ogni passo dopo tanto tempo. Scoprire che nulla è cambiato eppure tutto è stravolto. La settimana della moda ha colpito anche Brera che per l’occasione si è vestita a festa, sfoderando il meglio di sé, facendomene innamorare ancora.

 

maltagliati con cavoletti e radicchio

maltagliati con cavoletti e radicchio

Maltagliati con cavoletti e radicchio

 

Ingredienti per 3 persone:

 

200 gr di farina di semola integrale

120 gr circa di acqua

2 cucchiai di olio

Un pizzico di sale

 

 

10 cavoletti di Brusselles

1 radicchio

2 carote

Un pezzetto di zenzero

Sale, pepe, olio e aceto di mele

 

maltagliati con cavoletti e radicchio

maltagliati con cavoletti e radicchio

Procedimento:

 

Innanzitutto pelare le carote e tagliarle grossolanamente.  Farle stufare a fuoco dolce con un cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale, coperto con un coperchio, per circa 15-20 minuti.

Preparare la pasta, impastando la farina con l’olio e un pizzico di sale. Aggiungere l’acqua poco alla volta fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprirlo con una ciotola e farlo riposare per circa mezz’ora.

Pulire i cavoletti di Brusselles e scottarli per 8 minuti in acqua bollente salata. Scolarli e metterli in una ciotola con acqua fredda e sale. Scolarli nuovamente e asciugarli. Infine dividerli in quarti. Scaldare una padella con un filo d’olio e arrostire i cavoletti, girandoli su ogni lato.

Pulire il radicchio e scottarlo velocemente in padella con un filo d’olio e sfumando con un cucchiaio di aceto.

Mettere le carote nel frullatore, aggiungere due cucchiai di olio, il succo di zenzero, ottenendo grattuggiando e spremendo la polpa. Frullare fino ad ottenere una salsa fluida e omogenea. Aggiustare di sale e pepe e tenere da parte.

Stendere, sul piano di lavoro, la pasta con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile. Ritagliare delle losanghe irregolari  e tuffarle in una pentola di acqua salata in ebollizione.

Cuocere la pasta fresca e scolarla. Condirla con la salsa di carote, i cavoletti e il radicchio e servire.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

60 minuti circa

 

 

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