grandine - crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

GRANDINE – CREMA DI YOGURT ALLO ZENZERO E FRAGOLE – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Qualche settimana fa sono rientrata da un corso di cucina privato in provincia di Brescia. Ho scritto un messaggio alla mia amica Nicoletta e le ho raccontato del brutto tempo a cui ero andata incontro durante il viaggio di rientro. “Grandine? che meraviglia, adoro la grandine, la amo proprio” mi ha risposto. “Beh, insomma, adorarla proprio no, è particolare ma la preferisco quando sono con un tetto sopra la testa piuttosto che in giro in macchina”. “no, tu non capisci, è meravigliosa. Secondo me dovresti farci un piatto. Si, ecco, dovresti proprio pensare un piatto dedicato alla grandine. e secondo me deve sapere di caffè” “caffè, perchè di caffè?” “perchè se la grandine avesse un sapore ti assicuro che saprebbe di caffè!”.

Una conversazione surreale, alquanto bizzarra. Eppure, nonostante ogni volta mi sottolinei che dovrei inventare un piatto di questo e di quello, l’idea di realizzare un piatto glaciale che mi ricordasse la grandine mi stuzzicava. Era il caffè che proprio non riuscivo a collegare. Scuro, caldo e intenso.

Come una molla che si è messa in moto, ho continuato a riflettere e fantasticare sul piatto che rappresentasse la grandine.

La grandine per me è fredda, elegante, maestosa, irruente, irriverente, sofisticata, distante ed eterea. Abbandonata l’idea di accontentare Nicoletta con un dolce a base di caffè, ho pensato di realizzare una crema, da porzionare in piccole sfere bianche, a base di yogurt. Poi ho aggiuto le fragole e la salsa a base di verbena. Infine, una spolverata di caffè ho deciso che ci sarebbe stata bene.

Un dessert unico ed invitante, dai colori freddi ma dal gusto intenso. Una bellissima scoperta.

La grandine tutto sommato mi affascina. Cos’ piccola eppure così prepotente. Scoppietta allegra, senza guardare nulla e mettendo tutti sulla stessa posizione. Come piccole mitragliate di ghiaccio, fa sentire la sua presenza e quando il cielo termina la sua ira, quieta il ghiaccio tornando a far cadere le sue lacrime.

grandine - crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

grandine – crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

Grandine – crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

Ingredienti per 4 persone

 

1 yogurt da circa 200 gr al naturale, di soia

100 ml di latte di mandorla al naturale

1 cucchiaino di sciroppo di riso

10 fragole

1 tisana alla verbena

1 cuchiaino di succo di zenzero

2 cucchiai di fecola di patate o di kuzu

fiori eduli ed erbe per decorare a piacere

polvere di caffè per la moka

grandine - crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

grandine – crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffègrandine – crema di yogurt allo zenzero, salsa di verbena e fragole al caffè

Procedimento:

Mettere in un pentolino il latte di mandorle, lo yogurt, il succo di zenzero e lo sciroppo di riso. Stemperare in una tazzina da caffè l cucchiaino di fecola di patate in pochissima acqua e aggiungerlo agli altri ingredienti. Portare a bollore e continuare a mescolare, fintanto che l’impasto non si stacchi dalle pareti.

Far raffreddare completamente e formare piccole sfere da arrotolare nella pellicola trasparente e tenere da parte fino al momento del servizio.

Preparare la tisana alla verbena e, a piacere addolcirla leggermente. Farla raffreddare, stemperare la fecola, circa mezzo cucchiaio, e portare a bollore. Tirare la salsa e far raffreddare.

Lavare le fragole e tagliarle per il senso della lunghezza.

Mettere nel piatto la salsa, aggiungere le fragole e la crema di yogurt e decorare con fiori eduli e erbe aromatiche. Spolvere poca polvere di caffè e servire.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

1 ora circa

 

nb. il dolce può essere servito anche al bicchiere con le fragole in purezza e la crema di yogurt ad accompagnamento. In questo caso usare la metà della quantità di kuzu o fecola proposta per fare le sfere.

 

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