gonfiotti ai fichi e mandorle

GONFIOTTI AI FICHI E MANDORLE – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

 

Siete mai stati malati di senso di responsabiltà? Quella morsa che vi prende dentro per la quale vi sentite estremamente in dovere. Mamma mia, è terribile! Se per alcuni, forse in piccole dosi, può essere un pregio, credo che nel mio caso diventi persino un difetto. Un difetto per me, sia chiaro, perchè di solito finisce che ci rimetto io.

Se non sapete di cosa sto parlando siete proprio fortunati!!! Io credo di averne talmente tanto in eccesso da averlo trasmesso persino a mio figlio attraverso il cordone ombelicale. Ed è così, che per alcune cose, mi rivedo nello scricciolo che ho davanti agli occhi, quando si fa prendere dall’acuto senso di responsabilità fino a diventare snervante.

Lui si sente responsabile per tutto quello che concerne la scuola. Dal mattino quando si alza e si prepara frettolosamente perchè teme, in maniera quasi maniacale, di arrivare in ritardo. La regola detta che si entri al suono della campanella, alle 8,25, e sciagura a voi se entra in minuto più tardi. Il solo timore lo fa andare in uno stato di ansia e di panico.

Se per alcuni versi è lodevole e quasi buffo vederlo trafelato sistemare la cartella e vestirsi in amniera improbabile pur di uscire presto, dall’altra diventa irrefrenabile e difficile da gestire.

Inizia a contare il tempo, come un countdown vivente che gira per la casa. Parte 45 minuti prima dell’ora in cui solitamente usciamo di casa, ricordando a tutti l’ora e quanto manca al momento cruciale.

Al momento in cui usciamo di casa invece, fa un calcolo di quanto ci metteremo a raggiungere la scuola e inizia a camminare di buona lena. Si rilassa un pizzico di più quando lo accompagna Alessandro, perchè andando in macchina ha la certezza di fare prima e non rischiare di arrivare tardi.

Per tutta la mattina, ascolta diligentemente la lezione, osservando le regole scolastiche. Non si parla, non si disturba…. un piccolo uomo scrupoloso e attento. Vedeste i suoi quaderni quanto sono ordinati e ben tenuti. Per non parlare dei voti, dove eccelle in tutto. Si sente responsabile dei compiti che vengono assegnati, e non è tranquillo e soddisfatto fino a quando non li porta a termine correttamente.

Voi penserete che è una vera dote ma io, che l vivo come lui, vorrei fare qualcosa per smorzarla un po’. Mi ritrovo spesso a dire di si, e a caricarirmi di un sacco di faccende e attività. La disponibilità e lìattenzione con cui vengono fatte le cose, mi si ritorce contro, ritrovandomi sommersa da mille impegni, a dare retta a un sacco di persone e oberata da compiti che potrebbero anche non interessarmi. La fregatura è dietro l’angolo perchè quello che poi se ne approfitta c’è sempre e, nonostante tutto,  ti senti in dovere di ottemperare agli impegni presi, rispettare le regole, essere ligio, attento e premuroso, laborioso ed efficiente.

Ecco, nonostante abbia una perla che sta crescendo e che mi rende tanto orgogliosa di lui, non posso che essere preoccupata e sperare che questa malattia si sgonfi un po’.

gonfiotti ai fichi e mandorle

gonfiotti ai fichi e mandorle

Gonfiotti ai fichi e mandorle

Ingredienti per 4 persone:

 

1 rotolo di pasta sfoglia vegan

500 gr di fichi verdi e neri

2 cucchiai di zucchero di canna integrale

20 gr di lamelle di mandorle

Cannella qb

1 cucchiaino di kuzu

 

Procedimento:

 

Lavare e tagliare in spicchi i fichi. Metterli in pentola con due cucchiai di zucchero di canna e cannella a piacere, e farli caramellare per alcuni minuti. Stemperare in mezzo bicchiere di acqua il kuzu ed aggiungerlo ai fichi. Mescolare e cuocere fino ad ottenere una consistenza simile alla marmellata.

Srotolare la pasta sfoglia e suddividerla in 20 quadrati di ugual misura. Spennellare ciascun quadrato con poco olio e cospargere con dello zucchero integrale di canna. Infornare, in forno caldo, a 200 gradi per 8 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente. Impilare tre sfoglie, alternate alla composta di fichi. Guarnire l’ultima sfoglia con alcuni fichi e le lamelle di mandorla e servire.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

30 minuti circa

nb:

Provate a servire questo dessert accompagnato a una pallina di gelato alla vaniglia.

Quando non ho tempo, preparo queste sfoglie con la pasta già pronta. Alcune ce ne sono di molto valide. Altrimenti, quando il tempo me lo permette, preferisco realizzare l’impasto mescolando 250 gr di farina con 100 gr di zucchero e due cucchiai di olio di girasole. Unisco mezza bustina di lievito per dolci e aggiungo acqua fino a quando non ottengo una pasta elastica e ben impastata. La stendo e la sovrappongo a più dischi in modo tale da dargli il senso di sfogliatura durante la cottura.

 

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