Senatore-Cappelli-farciti-e-cavolo-nero

SENATORE CAPPELLI FARCITI CON CAVOLO NERO E RADICCHIO – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Mi hanno chiamato i responsabili di Officine Buone.

Officine Buone è una onlus. Una delle tante, di quelle che si impegnano per gli altri. Si impegnano nel sociale ma in un modo innovativo ed unico. Hanno creato dei format dove portano l’arte nelle corsi degli ospdali e nei luoghi dove c’è bisogno. Cantanti, musicisti, attori, ma anche cuochi, che con le loro capacità e carisma dedicano un po’ del loro tempo al servizio di chi è mno fortunato.

Una nuova formula di volontariato, abbracciato da persone che già lavorano nel sociale e per chi è alla prima esperienza con questo tipo di situazioni.

Portare l’arte nelle corsie annulla il tempo a chi il tempo sembra infinito. Non che abbiano bisogno che io ne parli ma li trovo così straordinariamente eroici, in tutta la loro semplice umiltà, che mi piace potervene parlare.

Quando ho incontrato Simona e mi ha raccontato cosa faceva e cosa avevano organizzato il mio pensiero è stato “wow, sono dei supereroi!!”.

Siamo sempre troppo proiettati all’individualismo, alla frenesia, al narcismo, egoismo e ambizione. Tutte carateristiche che stanno dilagando come una piaga. Ognuno vive più per se stesso dimenticando che siamo tanti e che un gesto buono potrù sembrare poco ma per alcuni ha un grande valore.

Il progetto si chiama #donailtuotalento. Così è molto più facile anche per il volontario che non deve inventarsi nulla e non vivere l’imbarazzo di non sapere cosa fare davanti a qualcosa che magari è più grande di lui. Invece, facendo qualcosa che è nelle sue corde, il suo lavoro ed il suo talento, non solo sarà più “sciolto” ma anche più predisposto a farlo.

Per le persone con disturbi alimentari hanno creato un appuntamento tipo “masterchef” dove giovani cuochi  alle prime armi e quelli più famosi si cimentano nelle cucine, davanti a un pubblico di pazienti che li voterà per il loro piatto, la ricetta e la presentazione

Tra tutti i grandi chef che si sono susseguiti, ristoratori e professionisti è toccato anche a me. Ho avuto l’onore ed il privilegio di poter donare un pomeriggio mettendo a disposizione la mia conoscenza della cucina e condividendo due mie ricette, ideate per l’occasione, che una trentina di spettatori.

Ho studiato le ricette, poi come sempre ho chiamato Ferdinando che mi ha consigliato e supportato per renderle equilibrate e idonee all’occasione. Sulle ricette ero tranquilla, come sempre quando mi confornto con lui ma l’emozione è stata forte ed unica.

Consiglierei a tutti gli amici cuochi e colleghi di vivere questa esperienza perchè arricchisce donando.

Le farfalle nello stomaco erano un vortice. MI guardavano con tanta aspettativa che diventava per me apprensione. E se dico qualcosa di sbagliato o che non va bene? E se poi la ricetta non mi viene?

Poi per fortuna, superato l’imbarazzo ho iniziato a cucinare.

Ho dimenticato di dire chi sono e cosa faccio, le mie esperienze o i miei progetti. Non era importante. Ero li per cucinare. E ho cucinato, colorando i piatti e strappando sorrisi. Sapere di aver fatto qualcosa di buono e aver fatto stare bene le persone mi ha reso grata e felice. Perchè non c’è nulla che abbia più valore che donare il proprio tempo agli altri, sentirsi utili e condividere. Non dovrebbe essere questo lo scopo della vita? Amare è anche questo, dedicarsi agli altri senza avere nulla in cambio.

Io in realtà ho avuto davvero tantissimo. Sorrisi, parole meravigliose e la conoscenza di persone straordinarie.

Le ricette che ho realizzato le ho donate a Officine Buone che realizzerà presto una raccolta con tutte le ricette realizzate. A casa ho ripreparato la pasta, con alcune modifiche.

E’ piaciuta a tutti e l’abbiamo mangiata con gusto.

Senatore-Cappelli-farciti-e-cavolo-nero-e-radicchio

Senatore Cappelli farciti con cavolo nero e radicchio

Senatore Cappelli farcito con cavolo nero e radicchio

 

Ingredienti per 4 persone:

 

300 g di paccheri Senatore Cappelli integrali

200 g di tempeh di soia

200 gr di mandorle

2 mazzi di cavolo nero

1 cespo di radicchio tardivo

2 carote

1 porro

1 gamba di sedano

1 limone

100 ml di vino rosso

2 cucchiai di salsa tamari

1 rametto di rosmarino e di salvia

Peperoncino in polvere o rafano

Sale, pepe e olio evo

Senatore-Cappelli-farciti-e-cavolo-nero

paccheri farciti di senatore cappelli e ragù vegetale

Procedimento:

 

Per la ricotta di mandorle: dopo aver ammollato per una notte le mandorle, frullarle con un litro di acqua a lungo fino a ottenere un latte di mandorle liscio e omogeneo. Se viene utilizzato un blender lasciare il latte integrale, in alternativa setacciare il latte. Trasferire in una casseruola capiente e portare a bollore. Condire con un pizzico di sale e unire il succo di limone. Spegnere il fuoco e lasciare riposare. Trasferire in un colino a maglie finissime e far sgocciolare, eliminando l’acqua in eccesso. Condire con sale, pepe, olio evo e peperoncino. In alternativa si può usare il rafano.

Per il ragù vegetale: tagliare a brunoise le carote, il sedano ed il porro. Ungre con olio una casseruola e far soffriggere dolcemente. Unire le erbe aromatiche e il tempeh. Far rosolare e sfumare prima con il vino rosso e poi con la sasla di soia. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura per altri 5-6 minuti. Aggiustare di sale e pepe.

Spegnere e frullare il maniera disomogenea alcuni pezzetti.

Per il cavolo nero: pulire il cavolo nero, elimanando la costa centrale e scottare, in acqua bollente salata per 5 minuti. Scolare e trasferire in acqua ghiacciata. Scolare nuovamente, strizzare e trasferire nel blender. Frullare, condendo con olio, sale e pepe ed eventualmente unire un poco di acqua per riuscire ad ottenere una salsa liscia ed omogenea.

 

Cuocere la pasta secondo le indicazioni riportate sulla confezione. Farcire i paccheri con il raguù vegetale e servire con la salsa di cavolo nero, la ricotta di mandorla e cimette di radicchio.

Buon appetito!

 

 

Tempi di preparazione:

1 ora circa

 

Difficoltà:

Media

 

Versione “Easy and Smart”

 

Se non avete voglia di una versione più ricercata, appena pronta la pasta potete mantecarla con il ragù e la salsa di cavolo nero. Se non aveste preparato la salsa, tritate grossolanamente il cavolo nero e, a piacere, spadellarlo in padella con un filo di olio per renderlo croccante.

Condire con una manciata di mandolre e le cimette di radicchio.

 

Nota bene

Se desiderate un ragù “rosso”, dopo aver unito il tempeh coprire con passata di pomodoro e far cuocere per circa 15 minuti.

FacebooktwitterpinterestmailFacebooktwitterpinterestmail