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SANTORINI . FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Santorini è un’isola greca. Forse, per nomea e per tipologia, l’isola greca per eccellenza. Fatta di casette binache con finestre blu. Di quel blu che si confonde con il mare e con il cielo. Soleggiata a tal punto da abbagliare e ricercare spasmodicamente un angolo di ombra. Arida e asciutta, come quando la terra reclama da bere ma allo stesso tempo sprigiona profumi che ti entreranno dalle narici e ti pervaderanno completamente, anche quando sarai rientrato.

Santorini è nell’immaginario di Alessandro un luogo da visitare. Caratteristico a tal punto da essere perfetto da fotografare. Con i suoi tramonti infuocati, le spiagge e l’acqua cristalline. Ma non è di certo un luogo dove trascorrerei tutte le mie vacanze. Una destinazione, mordi e fuggi, per il gusto di averla conosiuta, vissuta e immortalata sulla pellicola.

Per me la Grecia è fatta di isole più sincere, meno da cartolina. Selvagge e selvatice, abitate da gente la cui pelle è consumata dal sole, con spiagge deserte e mari incantati. Dove la natura sovrasta ogni cosa, mentre la osservi dominare in tutta la sua eleganza quasi sfrontata.

Dove il lusso e la finzione, lasciano spazio alla vita reale. Isole piccole, di sole e di azzurro, dove potersi perdere ed innamorare.

Dalla Grecia, alcuni amici mi hanno portato queste fave minuscole. Semi quasi irriconoscibili e che mi hanno incuriosito. Apparentemente sembrano lenticchie, ed invece si avvicina molto alla dolcezza delle fave che siamo abituati a cucinare.

I nostri amici sanno quanto ami questo tipo di souvenir, un mondo inconfondibile per conoscere luoghi nuovi. Sulla confezione c’era scritto Santorini, perchè sono legumi tipici della zona.

Ho voluto provarli immediatamente, curiosa come sono, anche per lasciarmi affascinare da un viaggio che desideriamo faree che, per un motivo o per l’altro continiamo a rimandare.

Buonissime, cremose, invitanti. Si cuociono velocemente, proprio come tutti i legumi decorticati. Li ho conditi con scorza di limone e capperi dissalati, per riportare il profumo del mediterraneo. E ho concluso con uno shitake piastrato che gli ha reso giustizia.

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Santorini, crema di fave alla mediterranea

Santorini

Fave in umido al profumo meditterraneo.

 

Ingredienti per 4 persone:

250 gr di fave piccole greche ( in alternativa lenicchie oppure cicerchie)

1 cipollotto

1 carota

1 mazo di erbette fresche o patkchoi

1 limone

1 cucchiaio di capperi sotto sale

rosmarino, timo e santreggia

4 shitake freschi

salsa tamari

olio di girasole alto oleico e olio evo

olio piccante al peperoncino

sale e pepe

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Santorini, crema di fave alla mediterranea

Procedimento:

Affettare sottilmente il cipollotto con parte del suo stelo e tagliare la carota a brunoise. Farli arrostire in padella con due cucchiai di olio di girasole e le erbe aromatiche. Unire le fave decorticate e mescolare, facendole tostare. Coprire con due volumi di acqua e lasciare cuocere per circa 20 minuti, fino a quando il liquido di cottura si sarà assorbito e i legumi ammorbiditi. Verso fine cottura unire la scorza grattuggiata di un limone e i capperi dissalati. Mescolare ed aggiustare di sale e pepe.

Nel frattempo passare in padella le erbette, con due cucchiai di olio evo, ed infine salare e pepare. Dovranno avere una cottura veloce e a fiamma vivace in modo tale da farli rimanere croccanti e di un colore brillante.

In una lionese arrostire, da entrambe le parti, le cappelle dei funghi shitake con un cucchiaio di olio evo, un cucchiaio di olio di girasole e un cucchiaino, a piacere, di olio piccante. Sfumare con salsa tamari e mantenere al caldo.

Servire la crema di legumi con le erbette saltate ed il fungo arrostito.

Buon appetito!

Tempi di preparazione:

 

45 minuti circa

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