Mi aspettavo molte più persone e temevo di dover fare a “spintonate” per vedere qualcosa tra i partecipanti. I piatti che vedevo sfilare erano bellissimi e particolari. Non vi dico l’acquolina che mi e’ venuta vedendo il morbido alla ricotta presentato dal ristorante Acanto, sito all’interno dell’Hotel Principe di Savoia! Una vera leccornia che mio marito si è gustato lentamente, cucchiaino dopo cucchiaino.
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Peccato che nessun ristorante proponesse assaggi che potessi assaporare anche io. Purtroppo la scelta vegana era ridottissima e per chi soffre di intolleranze, come me, non c’erano molte opportunità. Ho notato l’area dedicata al “gluten free” dove, oltre a trovare i prodotti senza glutine, gli Chef proponevano dei piatti gustosi ed accessibili anche a chi litiga quotidianamente con il glutine. Era bellissima ed entusiasmante la possibilità di vedere gli Chef davanti ai fornelli preparare tante squisitezze. Molto interessante era lo possibilità di vederlo all’opera sia negli showcooking che dietro il banco del loro “ristorante”. Mi fa sempre piacere quando posso ammirare la maestria con cui preparano dei veri capolavori cosi da vicino.
Diversi gli stand in una specie di “villaggio” espositivo. Gli elettrodomestici di Electrolux esposti, e che venivano utilizzati nelle postazioni, erano spaziali e mi incuriosivano. Affascinata dal forno a vapore e dalle piastre ad induzione mi sono soffermata ad ascoltare le spiegazioni che la Chef Lucia Calafiore elargiva.
A guardare tutti quei gioielli di tecnologia viene voglia i rifare la cucina al completo!
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Al fianco degli chef stellati, il Cesvi, proponeva il progetto Hungry for Art. Giovani e famosi artisti di street art stavano realizzando diversi capolavori incentrati sul tema del diritto al cibo nel mondo. I più famosi streetartists si alternavano durante tutta la manifestazione, dipingendo su pannelli predisposti in più postazioni allo Studiopiu’ dando il loro contributo al tema “food right now” per la sensibilizzazione dei giovani sulla lotta alla fame nel mondo. Un progetto della Commissione Europea. Molto particolare il collage in cui tutti potevano contribuire nel realizzare l’opera, e anche io ho incollato il mio girasole!Divertente vedere i bimbi con le mani in pasta, preparare la pizza con il pizzaiolo di Valerio Torre presso lo stand laboratorio di “Cucina In” coordinata dallo Chef Gualtiero Villa.
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Per chi fosse andato con i propri cuccioli, c’era un area kids dove delle animatrici intrattenevano i piu’ piccoli con giochi, libri e laboratori a loro dedicati. Divertenti i giochi organizzati; persone bendate che assaggiando dovevano riconoscere gli ingredienti e i sapori. Oppure il laboratorio per intrecciare coroncine centro tavola. Presi d’assalto i corsi di cucina.
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Allo stand del Molino PN, dove ho comprato dell’ottima farina macinata a pietra, ho avuto il piacere di conoscere Francesca del blog ChefSpeciali
con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere e mi ha invitata a partecipare ad un interessante contest. Mi piace molto questo clima che si instaura ogni volta che si incontrano, di persona o virtualmente, altri blogger.C’è un feeling particolare, si crea subito una sorta di complicità e solidarieta’ che non ho mai vissuto prima d’ora.
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
Passeggiando tra i diversi stand, che promuovevano i propri prodotti, e’ stata una piacevole scoperta la pasticceria biologica “i Dolci Namura“che propone dolci artigianali completamente vegan. Non mancherò di andare presso il loro cafe’ per una colazione deliziosa! Ve la consiglio, la torta vegan che ho assaggiato era imprendibile!
Superlative le spezie e gli aromi di “Tutte le spezie del mondo“. Difficile scegliere tra tante proposte e profumi. Alla fine ho portato a casa alcune spezie che non conoscevo per provare nuove ricette.
Fotografia di Alessandro Arnaboldi |
C’era poi lo stand di CibVs dove ho conosciuto Emanuele Bonati,
fotografia di Alessandro Arnaboldi
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