Questa ultima settimana è stata lunga e pesante. Particolarmente difficile ma sono felice che sia finita e che sia tornato il sereno.
Ho vissuto la stanchezza di un viaggio, seppur breve, ma impegnativo sotto diversi aspetti, il cambio repentino del tempo e delle temperature, forse a braccetto con i miei stati d’animo. Passavo da un cielo parzialmente sereno alla bufera di neve, dal vento gelido che soffiava sul viso e gelava le dita delle mani a una temperatura mite e piacevole, che scaldava appena il cuore.
Ho scoperto sentimenti che ignoravo, di cui ho avuto paura, che non conoscevo e che mi hanno scosso profondamente. Li avevo vissuti in passato sotto altre sembianze e in altre circostanze e ricordo ancora lo sgomento che mi avevano lasciato. Stavolta il sapore era più amaro, ma per fortuna ho imparato che con un pizzico di sale l’amaro si smorza. Tutto sta a trovare quel pizzico di sale che aiuta a cambiare sapore. Fortunatamente ho persone intorno che sanno passarmi il sale quando serve.
A tratti ho temuto di essermi persa nella stessa foresta incantata in cui mi sono incamminata con tanto entusiasmo, nonostante non sappia dove andare e come fare per attraversarla. Mentre vagabondavo, perdendo per un attimo il mio obbiettivo e la magia della favola, mi sono sentita ferita e affranta, tradita. Tradita anche da me stessa.
Poi, dopo un lungo vagare è finalmente arrivato il week end. Dopo una settimana di pioggia e di turbolenze, anche aeree, il vento ha spazzato le nuvole ed il cielo è tornato terso, l’aria profuma di primavera e la sento vibrare. Mi da un sacco di carica e mi fa fremere di voglia di fare e si fa nuovamente carica di aspettative.
Inutile cercare assiduamente la felicità ovunque, perchè risiede dentro di noi. Basta solo tirarla fuori e avere il coraggio di indossarla ogni giorno a qualunque costo. Di averla con noi, qualsiasi cosa accada. Ecco, forse è questo che ho imparato. Niente e nessuno può portarmela via e non devo temere e sarebbe stupido pensare di averla persa. Se lo si crede davvero, diventa ancora più difficile ritrovarla.
Le gemme popolano i rami e i primi fiori inziano a sbocciare romantici e delicati. Il sole sorride e lascia filtrare i suoi raggi nella finestra che finalmente posso lasciare socchiusa. La voglia di spogliarsi dei vestiti pesanti e stare all’aperto è fortissima.
Il sabato l’ho trascorso con un’amica. Insieme siamo state a “Fa la cosa giusta”, la manifestazione sul consumo consapevole. Abbiamo girovagato tra gli stand e mi sono lasciata affascinare dagli abiti freschi e un po’ frivoli, che probabilmente non avrei il coraggio di indossare, i libri che avrei acquistato, tutti e subito. Ci siamo fatte incuriosire dalle novità e dagli oggetti esposti, ma soprattutto dalle chiacchiere e dalla compagnia l’una dell’altra. Abbiamo incontrato amici e conoscenti e ci siamo fatte ingolosire da un pranzo che probabilmente ricorderemo a lungo, tanto sarà difficile digerire.
Tra tutte le bancarelle c’era quella che vendeva lo zafferano coltivato appena fuori Milano. Non ho resistito e l’ho comprato nonostante l’armadio delle spezie ne sia colmo. Mi sono lasciata affascinare dai fiori di zafferano, che cusotodivano ancora i pistilli. Un modo nuovo ed originale di vedere questa spezia pregiata.
Adoro lo zafferano, è forse la mia spezia preferita e, tornata a casa, la domenica mattina mi è venuto subito voglia di usarlo e realizzarne un piatto.
Oro, caldo e brillante come il sole, come la felicità.
Riso nero con crema di mandorle e zafferano
Ingredienti:
200 gr di riso nero
150 gr di tofu al naturale
15 gr di mandorle al naturale
2 bustine di zafferano bio in polvere
cardamomo
rosmarino e finocchietto fresco
olio, sale e pepe
Procedimento:
Lessare, a fuoco dolce e coperto per 40 minuti, il riso nero in due volte e mezzo di acqua salata, rispetto al suo volume. Nel frattempo frullare le mandorle con 300 gr di acqua fino a ottenere un latte liscio e uniforme. Trasferire il latte in un pentolino, salare e farlo ristringere della metà, a fuoco moderato. Tagliare a cubetti regolari il tofu e aggiungerli al latte di mandorle, cuocendo per circa 6-7 minuti. Unire lo zafferano e due cucchiai di olio di oliva e frullare, fino ad ottenere una salsa liscia e omogenea. Aggiustare di sale e pepe.
Quando il riso sarà cotto e avrà assorbito completamente il liquido di cottura, condirlo con abbondante olio di oliva e un trito di finocchietto e rosmarino freschi. Aggiungere un paio di capsule di cardamomo e distribuire bene i semi. Mescolare bene, trasferirlo in una teglia e passarlo per 15 minuti al forno.
Servire la salsa allo zafferano con il riso e qualche foglia di finocchietto e fiori dello zafferano.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
circa un’ora
Ciao Marzia,
adoro le tue ricette come anche le descrizioni delle sensazioni e degli stati d’animo.
..E i racconti di come scaturiscono queste stupende creazioni…
Grazie e buona giornata!
Paola
grazie Paola,
mi emozioni!
A presto e buona giornata a te
Marzia
Grazie , proverò questa bella ricetta
ciao Ornella,
grazie a te. Fammi sapere se lo provi, ci conto!