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ORZO, CAROTE, FUNGHI E BRUSCANDOLI – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Officine Buone chiama e io rispondo sempre con piacere!!

Questa volta con l’onore di partecipare al primo evento #specialcook presso il Centro Clinico Nemo all’Ospedale di Niguarda.

Per chi non sapesse cosa è Nemo, oltre a leggere maggiori informazioni qui, vi posso dire che è un luogo, all’interno dell’Ospedale Maggiore di Niguarda, che supporta le persone affette da malattie neuromuscolari come SLA e SMA e che a causa di questi problemi, tra gli altri, hanno difficoltà a deglutire.

La disfagia è la mancanza di deglutizione, che diamo per scontata. Troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati e che tesoro abbiamo ad essere in salute. Mangiamo, talvolta ingurgitiamo i bocconi senza farci troppo caso e mandiamo giù. La complessità di quanto sta avvenendo non ci riguarda, non ne abbiamo davvero consapevolezza. Fino a quando non ci manca.

Quando mi hanno chiesto se avevo voglia di pensare a un aperitivo per i pazienti del Centro ero entusiasta e allo stesso tempo terrorizzata. La paura di sbagliare, che quello che preparavo non andasse bene mi metteva una tale agitazione…

E poi, cosa preparare? Qualsiasi cosa, mi dicevo, eppure non mi veniva in mente nulla. Mi avevano istruita sulle consistenze e la composizione, avrei dovuto solo pensare a cosa proporre. Poi, a un certo punto, ci ho pensato facendomi la stessa domanda.

Ma io, cosa avrei voglia di trovare in un apeiritivo?

Siamo in primavera e io mi sono fissata con gli asparagi. Li mangerei tutti i giorni, e quasi quasi non ci sto andando lontana. Per la cucina macrobiotica la primavera è legata all’energia legno e il cereale è l’orzo. Così ho pensato di preparare un orzotto agli asparagi da servire con una duxelle ai funghi e una crema di carote al coriandolo. Un piatto forse ricercato ma che in tutta la sua complessità sapevo di poter rendere semplice e facile. Mi ero messa in testa che quello era ciò che desideravo donare a loro.

Finalmente avevo una ricetta, a quel punto non mi restava che scomporla ed ottenere le giuste consistenze. Avevo sapori e colori diversi, pronta a realizzare un coloratissimo e allegro bicchierino. Ero pronta, nonostante l’agitazione mi tormentasse. Unagitazione positiva, una carica energetica ma con un filo di ansia che quando cucino non mi abbandona mai.

Felice, per quello che stavo facendo ma con lo stomaco a soqquadro come al solito mi sono diretta all’Ospedale. La solita famigliare  e calorosa accoglienza dei ragazzi di Officine Buone e del personale mi ha messo subito a mio agio e non potevo che sorridere e divertirmi.

Con me Nicol, un’altra cuoca volontaria prontissima a donare il suo sapere, i suoi sorrisi e la sua allegria.
Abbiamo iniziato a cucinare, fingendo una disputa e intrattenendo gli ospiti. Il suo hummus fatto a mano sembrava non essere mai pronto e alimentava disguisizioni tra come prepararlo. Mentre le mie carote portavano ilarità giocando sui termini di cucina e con il frullatore sospeso su una seggiolina precaria.

Un paio d’ore dove mi sono sentita utile e ho avuto la sensazione di aver fatto qualcosa di buono. Dove la cucina ha abbattuto le barriere, i limiti e fatto dimenticare i problemi, le difficoltò ed i disagi. Un aperitivo speciale, con persone speciali.

Aiutare gli altri è una delle cose più belle che si possa fare. Mentre doni, ricevi tantissimo. Ed impari tantissimo. Non costa nulla, soprattutto se continui a fare quello che ami fare che per me è cucinare. Cucinare per gli altri, per renderli felici.

Donare il proprio tempo è uno dei doni più preziosi che esistano. Nulla in confronto. Esserci quando è il momento e non quando si ha un momento. E’ meraviglioso donare il proprio tempo e le proprie attenzioni a coloro che amamiamo e diventa speciale ed incredibilmente grande quando lo facciamo verso gli altri, persone sconosciute che in un attimo diventano parte di noi. Di quello che siamo e del percorso che stiamo facendo.

Donando riceviamo molto di più di quello che abbiamo dato. E’ esempio di vita e ci riallinea con quello che c’è di giusto e bello. Ci educa alla generosità disinteressata, ci mostra l’umilità ed il rispetto, a essere grati di cosa abbiamo e delle esperienze che facciamo. Ci insegna l’amore incondizionato. Tutte cose di cui il mondo ha bisogno… troppo spesso ci dimentichiamo degli altri, troppo concentrati su quello che facciamo e che vogliamo diventare, Troppo impegnati a essere ed apparire, privi però di profondità e buoni propositi.

Donare il proprio tempo e fare esperienze simili insegna molto di più che da quello che puoi leggere o sentire dire da guru e cialtroni vari che vanno in giro a predicare.

Al termine della giornata avevo la certezza che la gioia dilagava per quella stanza, i bicchienirni sono andati a ruba e tutti hanno apprezzato. I loro occhi brillavano, Un aperitivo speciale, di quelli che porterò nel cuore e nella memoria… prontissima per rifarlo il prima possibile!!

Ho rifatto la ricetta, questa volta condendo con i bruscandoli selvatici al posto degli asparagi e arrostendo i funghi semplicemente.

Orzo-asparagi-e-bruscandoli

orzo con funghi, carote e bruscandoli

 

Orzo, carote, funghi e bruscandoli

Ingredienti per 4 persone:

200 g di orzo

1 mazzo di asparagi

1 mazzo di bruscandoli

4 funghi cardoncelli

50 g di fave

25g di basilico e prezzemolo freschi

6 carote

coriadolo in grani

1 limone

sale, pepe e olio evo e di girasole alto oleico

salsa tamari

Orzo-asparagi-e-bruscandoli

crema di carote al coriandolo

Procedimento:

 

Cuocere l’orzo nel doppio del suo volume e un pizzico di sale per circa 40 minuti.

Nel frattempo scottare gli asparagi, tagliati in pezzi regolari, per 6 minuti in acqua bollente salata e poi trasferirli in acqua ghiacciata.

Sbianchire anche le fave per 4 minuti e i bruscandoli per 7 minuti.

Frullare gli asparagi con le erbe aromatiche, emulsionando con olio di girasole e evo in equal misura.

Stufare le carote, a fiamma dolce e coperte, in una casseruola con due cucchiai di olio, un pizzico di sale, la scorza di limone e il coriandolo a piacere.

Quando pronte, eliminare la buccia di limone e frullare emulsionando con olio di girasole.

Arrostire i funghi con abbondante olio e sfumando con salsa tamari.

Servire l’orzo condendo con la crema di asparagi, le fave e i bruscandoli, accompagnando con i funghi e la crema di carote.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

1 ora circa

 

Difficoltà:

facile

 

 

 

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