Carambola-che-zucca

CARAMBOLA CHE ZUCCA! – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Questo periodo è un continuo di feste e saggi. Non mio ricordo quando ero piccola io che ci fossero così tanti momenti di comunità intorno alle “performance” dei bambini.

Ricordo un anno in cui avevo fatto la recita  scuola dedicata al presepe, interpretando S.Maria. Mi era rimast particolarmente impresso perchè avevo indossato la camicia da notte celeste della mia mamma e un foulard blu sulla testa e ripètuto battute all’infinit spostanomi qua e la per la classe con un fagotto in mano.

Avevo tante battute, essendo uno dei ruoli principali della recita, e imparato a memoria le poesie.

Non so se nello stesso anno o meno, all’oratorio poi, avevo ricoperto il ruolo di San Giuseppe, cercando i miei genitori dal palco in una domenica pomeriggio con la febbre altissima.

Per le scuole di adesso la festa di Natale è un pretesto per raccogliere fondi per la scuola stessa. Il comitato dei genitori si unisce e inventa situazioni di intrattenimento in modo tale che tutti possano partecipare come possono e dare il proprio contributo.

Anche quest’anno, in una scuola freddissima sono stata una mattinata dietro il bancone improvvisato del bar a preparare caffè e distribuendo fette di torte. Devo dire che l’affluenza delle torte di quest’anno è stata generosa. Più di una trentina, traciambelle al cioccolato, crostate e torte di mele. Alcune più elaborate, altre più semplici. Chi aveva l’opportunità aveva portato il proprio dolce che veniva venduto.

Tra un saggio di canto e l’altro, ondate di genitori e parenti vari arrivavano per bere il caffè. Alessandro ed io con altre mamme e papà davamo ascolto a tutti. Non preparao mai così tanti caffè come il giorno della festa della scuola! Il suo aroma mi rimane persistente nelle radici quadi da renderlo persino fastidioso.

E’ una giornata che passa via veloce, in un vortice di urla, grida, confusione. Tra spintoni e indolenzimento generale, mi emoziono ogni volta nel vedere il mio bimbo che canta.

Nonostante sia sempre molto suggestivo assistere agli spettacoli natalizi mi fa riflettere che i genitori e la scuola si debbano arrampicare sui muri con banchetti, mercatini, giochi e spettacoli, per raccogliere fondi destinati all’istruzione. MI lascia alquanto stupita pensare che siamo giunti in un’era dove la formazione, l’istruzione e il prendersi cura dei figli, non è visto come un investimento per la società ma un onere per le famiglie.

Invece dare la possibilità ai ragazzi di crescere in un contesto fomrativo entusiasmante, con gli strumenti ed i mezzi per apprendere li renderebbe degli uomini migliori nel futuro. Getterebbe le basi per renderli persone libere, colte, coinvolte e coinvolgibili.

Pensare che all’alba del 2019 questo non accadda e si mendichi la fetta di torta alla festa della scuola per avere i mezzi per permettere ai propri figli di realizzare progetti educativi o semplicemente avere il materiale scolastico è un po’ desolante.

Esco sempre sfatta dalla festa della scuola, distrutta e solitamente con il mal di testa. Ma dopo una festa ce n’è subito un’altra perchè poi non mancano gli incontri per i saggi sportivi, il teatro, lo yoga, il catechismo e via dicendo. Senza dimenticare che questo periodo è sempre quello delle uscite e gli inviti a cena con amici, colleghi e parenti.

Dopo una giornata tra le torte di presentare a tavola un altro prodotto da forno, o impastare una torta proprio non ne avevo voglia e così ho giocato con la frutta e la verdura per presentare un dolce al cucchiaio, un intervallo delicato prima del panettone!

Carambola-che-zucca

carambola che zucca

Carambola che zucca!

 

Ingredienti per 4 persone:

100 gr di zucca violina o butternut

2 arance

1 carambola

1 pompelmo rosa

3 cucchiai di tahin

1 limone

200 ml di latte di soia

sciroppo di riso

amido di mais

rhum o altro liquore a piacere

vaniglia in polvere

100 ml circa di olio di girasole alto oleico

Carambola-che-zucca

carambola che zucca

Procedimento:

Affettare la zucca dalla parte più allungata e immergere le fette, ricavate da una mandolina o con il pelapatate. Mettere le fette di zucca sotto vuoto con un cucchiaio di rhum e scottare al vapore per 7 minuti. In questo modo la zucca assorbirà i sentori aromatici del liquore rimanendo croccante. Far raffreddare completamente e poi aprire la busta. In alternativa in una bowl con due cucchiai di rhum e uno di acqua. Lasciare marinare per almeno un’ora.

Nel frattempo mescolare 150 ml di latte con 10 gr di amido di mais e unire un cucchiaio di sciroppo di riso e un pizzico di vaniglia. Portare a bollore e far addendare. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

Spremere il succo delle arance e del pompelo, filtrarlo e unire due cucchiai di tahin. Mescolare bene, stemperare un cucchiaino di maizena e scaldare dolcemente per tirare la salsa.

Emulsionare il latte rimanente con il succo di mezzo limone, due cucchiai di sciroppo di riso e unire l’olio di girasole alto oleico. Quando inizia a montare, come la classica maionese, unire la crema alla vaniglia preparata e mescolare per ottenere una sorta di mascarpone.

Lavare e affettare la carambola

Servire la salsa alle arance, a piacere anche leggermente tiepida, accompagnando con i nastri di zucca al rhum, la carambola fresca, e gocce di crema alla vaniglia.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

1 ora circa

 

Difficoltà:

facile

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