Questo è stato il fine settimana del ritorno. Ritorno a casa, ritorno a scuola, ritorno al lavoro in maniera definitiva.
Venerdì sono stata a Bologna per visitare il Sana. Li mi ha raggiunto Ferdinando, il mio nutrizionista del cuore, ho visto e rivisto tanti amici e persone… ma questa è un’altra storia e ve la racconto una prossima volta.
Sabato avevo chiesto ad Alessandro di prenderci una gioranta di vacanza. Desideravo andare al mare ma le previsioni non erano delle migliori e anche mettersi in macchina in un weekend così critico non valeva la pena.
Ho optato per andare al Lido di Cernobbio, sul lago di Como. Un luogo incantevole dove rilassarsi e riposare, nella splendida cornice del lago, che ha un suo fascino indiscutibile.
Era una giornata un po’ particolare e avevo bisogno proprio di staccare da tutto e mettere in pausa. Il tempo a nostra disposizione era poco. Da li a qualche ora sarebbe tornato Piccolo Chef dalle vacanze al mare con la nonna e la zia. La pacchia dell’estate è proprio finita. SI ritorna a scuola e alle normali abitudini.
Il ritorno alla quotidianità ha sempre un gusto particolare. Tra l’amara malinconia di qualcosa che finisce e l’eccitante aspettativa di qualcosa di nuovo.
Il ritorno segna la fine di una stagione, dei momenti un po’ più spensierati e anche quel modo un po’ più “selvaggio” o selvatico di vivere.
Selvaggio anche nel mangiare. Talmente selvaggio che non avevamo nulla in casa. Niente o poco più. Nonostante ciò il weekend è stato all’insegna dell’aria aperta, di stare fuori senza preoccuparsi nulla. Per quello ci sarà tempo.
Domanica sera però è venuta l’ora della cena. Bel problema ritornare alla normalità ma avere il frigorifero piangente e la dispensa semi deserta. E non avere più tempo per andare a fare la spesa.
Mi sono barcamenata come potevo per mettere in tavola la cena. Ne è nato questo piatto. Semplice, fatto con quello che c’era in casa. Eppure ai miei ometti, e anche a me, è piaciuto tantissimo.
Nulla di particolare, niente di complicato o ricercato eppure buonissimo in tutta la sua semplicità.
Eppure, quando si improvvisa è sempre la cosa migliore.
Ritorno
Basmati integrale con finocchi e altre verdure
Ingredienti per 3 persone:
300 gr di riso basmati integrale
1 finocchio
1 zucchina verde
1 carota
1 cipollotto
mezza zucchina gialla
200 gr di tofu al naturale
erbe aromatiche essiccate a piacere (io ho usato alloro, salvia e rosmarino)
sale, pepe
olio di girasole e olio evo
un cucchiaio di acidulato di umeboshi
un grappolo di uva moscato nera
Procedimento:
Cuocere per assorbimento il riso basmati, con una volta e mezza il volume di acqua rispetto al cereale. Unire un pizzico di sale e cuocere per circa 25 minuti, fino a quando il liquido si è completamente assorbito. Pulire la verdura. Tagliare le zucchine e la carota a brunoise e lessare il finocchio in acqua leggermente salata per 10 minuti circa, tagliato sottilmente.
Arrostire le verdure con due cucchiai di olio di girasole unendo il cipollotto tritato. Scolare il finocchio e lessare nella stessa acqua il tofu per 10 minuti. Quando pronto farlo marinare in due cucchiai di acidulato di umeboshi.
Condire il riso con le erbe aromatiche e l’olio evo a piacere. Unire le verdure saltate, il finocchio e il tofu. Aggiustare di sale e pepe, guarnire con qualche acino di uva e servire
Per una presentazione diversa potete scottare i finocchi interi e farcirli con il riso e le altre verdure. Servire con il tofu e l’uva su una salsa preparata con 50 ml di latte di soia, 15 ml di acqua di barbabietola, un cucchiaio di tahin e un cucchiano di acidulato di umeboshi. Frullare con il frullatore a immersione unendo a filo olio di girasole.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
1 ora circa
Provare IMMEDIATAMENTE!!! Come tutte le tue stupende creazioni!!! Grazie Marzia❤
ciao Katuscia grazie mille, sei sempre un tesoro. Se la prepari, mi raccomando, fammi sapere! baci