Settimane frenetiche, mi sembra di essere una trottola. Giro di qua, giro di la, mi butto a capofitto nelle cose per cercare di trovare soluzioni, nuoe idee, occasioni e attività.
Avevo una voglia matta di fermarmi, rintanarmi, riposarmi, ricaricarmi.
Nonostante abbia comunque lavorato a dei preventivi, risposto alle mail e organizzato il nuovo mese di corsi mi sono dedicata al sano e rigenerante riposo.
Ci siamo presi del tempo per noi, anche se come capita spesso l’influenza ci ha colpito e non ci ha permesso di uscire troppo, ma anche stare in casa, davanti al camino è stato davvero molto rilassante.
Avendo tutta una giornata a disposizione, ho potuto pensare a un menù più particolare, di quelli che richiedono un poco più di tempo.
Avere tutto un pomeriggio a disposizionemi ha permesso di fare le cose che rimando sempre. Pasta fresca, gnocchi, stufati…
Non mi sono esonerata anche nel provare il menù che Ferdinando ed io prepareremo il prossimo lunedì alla “Cena in Corso”. Questa volta ci focalizzeremo sugli ingredienti e le cotture che riscaldano. Tutti quei cibi che ci aiutano ad affrontare l’inverno.
Mi sono divertita a prepararlo perchè, in montagna, le temperature erano piuttosto rigide e ho potuto constatare con mano che funziona veramente….
Mentre guardavo alla televisione gli aggiornamenti sui disastri che il mal tempo ha causato un po’ dappertutto, mi sono dedicata alla pasta fresca. Mi ha forse aiutato a meditare di più su quello che sta accadendo. Sarebbe stupido pensare che non ci riguardi perchè non siamo stati coinvolti o limitarci a dispiacerci. E’ un grave problema. La terra sta urlando che soffre. Più la maltrattiamo e più si sconvolge creando situazioni drammatiche. E’ tutto a causa nostra. L’inquinamento è una cosa che ci riguarda, nessuno è escluso. Perchè tutti amiamo muoverci con agio in auto, avere le case super calde in inverno facendo andare i riscaldamenti a palla, perchè acquistiamo prodotti che voglamo super sanificati e protetti e usiamo materiale plastico, o di tutti quei derivati del petrolio, per qualsiasi cosa. Deisderiamo prodotti che arrivano da lontano. Se ci facciamo caso, tutti nel bene e nel male, stiamo contribuendo a una disfatta che provoca cambiamenti ambientali e che induce, ogni volta, a creare complesse situazioni allarmanti.
Quando ho visto il disastro dei boschi in Val di Fassa, sono rimasta sbigottita. E pensavo a tutto questo mentre impastavo. Come posso fare, nel mio piccolo, a salvaguardare il mondo in cui viviamo?
Era un sacco che non prepararavo i ravioli e mi ha dato una gioia incredibile. E’ bellissimo giocare con il mattarello e stendere finemente la pasta, fino a una sfoglia sottile e delicata.
Dopo aver farcito i ravioli, li ho cotti al vapore, per preservarli il più possibile, e li conditi con una salsa volluttuosa e spumosa alle cime di rapa. Non avevo mai provato le cime di rapa. A casa mi dicevano che non piacevano e così non le ho mai assaggiate, convinta che non mi piacessero. Invece hanno un gusto amarognolo, che ricorda la cicoria, che non mi dispiace abbinato a sapidità e un briciolo di piccantezza.
Piccolo Chef ha mangiato tutta la sua porzione elogiando il piatto. Ovviamente la cosa mi ha reso molto contenta, non poteva essere altrimenti.
Strano solo che non si sia proposto per cucinare insieme….
Ravioli al vapore con cime di rapa
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta
200 gr di farina tipo 1
2 cucchiai di olio evo
70 gr di circa di acqua
Un pizzico di sale
Per il ripieno
100 gr di tofu al naturale
1 cucchiaio di capperi
Un mazzetto di prezzemolo fresco
Pepe, sale e olio evo
Per la salsa
500 ml di latte di soia al naturale
Una manciata di cime di rapa fresche
1 spicchio di aglio (facoltativo)
Sale, pepe e olio di girasole alto oleico
cavolo romanesco
un pizzico di peperoncino a piacere (facoltativo)
Procedimento:
Impastare la farina con l’olio e un pizzico di sale, unendo man mano poca acqua alla volta. Ottenere un impasto elastico e omogeneo. Far riposare coperto da pellicla per almeno 30 minuti.
Scottare in acqua bollente salata il tofu per 10 minuti. Scolare e frullare con i capperi, due cucchiai di olio e le foglie di prezzemolo a piacere. Frullare, aggiungendo poca acqua se necessario, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Trasferire in sac a poche per praticità e conservare in frigorifero.
Stendere sottilmente la pasta e ritagliarla in rettangoli di 8x8cm. Farcirli con il ripieno e richiuderli su stessi. Cuocere al vapore per 15 minuti
Spadellare le cime di rapa con tre cucchiai di olio e uno spicchio di aglio. Eliminare l’aglio e salare delicatamente le cime, condendo a piacere con un pizzico di peperoncino. Scaldare il latte di soia fino a portarlo a ebollizione. Trasferire le cime nel bicchiere del frullatore e frullare, fino a ottenere una crema densa e liscia. Unire a filo il latte bollente e continuare a montare.
Scottare, per 4 minuti, le cimette di broccolo romanesco in acqa bollente salata.Scolare e tenere al caldo condendo con un filo di olio evo.
Servire i ravioli al vapore con la salsa montata di cime di rapa, un filo di olio e le cimette di broccolo romanesco.A piacere mettere qualche cima giovane e tenera fresca oppure delle foglie di mitzuna.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
2 ore circa
Ti piacciono i ravioli? Anche a noi! Sul sito trovi tantissime ricette di pasta ripiena fresca come questi ravioli con salsa di finocchio.
Commenti recenti