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PANNACOTTA AL MANGO E COINTREAU – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Avete presente quando non avete nulla da dire? Di quando non succede nulla di particolare, o al contrario sei come in un ciclone, e ti è difficle esprimere frasi di senso compiuto o comunque concetti che possano interessare e stare in piedi da soli.

Da quando è iniziato questo anno mi sento come una trottola. Giringiro e cucino a manetta. Corsi, cene, consulenze, video…. e ne sono felice. trascorro più tempo in cucina che altrove e questa cosa mi colma di gioia. Vivo tutto con il cuore in mano e mi sto assaporando ogni momento. Ma se dovessi dire che è accaduto qualcosa di sorprendente a cui legare la ricetta di oggi… beh, quello no.

Al contrario, e per dirla tutta, è una di quelle ricette che teniamo nel cassetto per quelle giornate così, dove tutto è irrefrenabile e non avremmo tempo di stare li a pensare, montare un set etc etc…

La mia amica Serena mi dice “guardati, l’anno scorso piangevi disperata pensando che non avresti lavorato ed oggi non hai un minuto libero!” Ha ragione, e non me ne lamento… ne gioisco. Ultimamente ho realizzato una cena incredbile a Modena con Ferdinando dove, ogni volta che mi facevano uscire a raccontare il piatto mi vergognavo come una ladra mentre tutti mi osservavano e mi mettevano in soggezzione, Furbo il mio Ferdinando del cuore che cacciava fuori me a improvvisare imbarazzata. Ma poi per fortuna tornavo in cucina e mi divertivo un mondo avvolta nei profumi e nei colori dei nostri piatti. Sono corsa poi via per fare il brunch con la mia amica Nicoletta, cercando di tirare fuori ricette che potessero coniugare la sua conoscenza della macrobiotica e la mia creatività, in un periodo dell’anno dove le energie sono quella metallo e acqua… faticose da gestire per una che ama i colori accesi e brilanti.

Ho poi realizzato un progetto di coesione sociale, grazie all’Orto Comune di Niguarda. Una ventina di donne, tra italiane e provenienti da diverse parti del mondo unite dalla cucina.

Una mattinata carica di emozioni dove ho cercato di trasmettere la cultura del cibo. Ho scelto il riso. Un cereale che è presente in tutte le culture del mondo, in diverse varietà. MI piaceva associarlo all’idea degi essere umani. Ci sono diversi tipi di riso, da quello piccolo e tondo a quello lanciforme, profumato, nero, rosso, selvatico e così via. Un po’ come noi. Diverse razze, diverse culture, diversi climi e parti del mondo. C’è chi è alto e slanciato, chi è tozzo e bassetto, chi ha la pelle scura e chi invece candida come la neve. Ma abbiamo tutti un cuore e un cervello, anche se purtroppo spesso ce ne dimentichiamo.

Omaggio a Milano ho preparato il risotto giallo, stupendo la ragazza dei Caraibi che ha scoperto come mantecarlo e tenerlo all’onda mentre a lei viene sempre un mappazzone. La signora marocchina mi osservava con delicatezza e amore e mi ha promesso che mi insegnerà a preparare il couscous.

E oggi, beh oggi vado in Ospedale a intrattenere, probailmente con il mio solito fare da pagliaccio felice, le persone ospedalizzate del reparto di nutrizione e alimentazione di Niguarda per un nuovo progetto sociale. Il format si chiama “dona il tuo talento”; più che il mio talento io donerò la mia passione e l’amore per la cucina, il desiderio di condividerla e la certezza che la cucina unisce e può essere un gran bel mezzo di comunicazione, gioia e amore. Amore per se stessi e amore per gli altri. Inutile dire quanto sia emozionata ed agitata.

Insomma, sono bella presa e di preparare un dolce non ne avevo proprio tempo. Ma questa panna cotta al mango mi sembrava perfetta. Equilibrata in acidità con una punta alcolica davvero particolare. Il contreau si sposa a meraviglia con la dolcezza del mango.

L’avevo preparata per una di quelle serate con gli amici dove non hai molto tempo per dedicarti anche al dessert e il dolce al bicchiere fa sempre la sua figura e lo puoi preparare in anticipo!

 

Panna-cotta-al-mango

pannacotta al mango

 

 

Panna cotta al mango e cointreau

Ingredienti per 4 persone:

 

200 gr di yogurt di soiabianco

100 gr di tofu silken

30 gr di sciroppo di malto a piacere

250 gr di polpa di mango maturo

1 limone

2 cucchiai di agar agar in fiocchi

vaniglia

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panna cotta al mango

Procedimento:

Sbollentare il tofu silken nel suo cartoccio per 10 minuti. Aprirlo e unirlo allo yogurt. Condire con malto e un cucchiaio di fiocchi di agar. Mescolare vigorosamente e unire la vaniglia a piacere. Trasferire in una casseruola e scaldare fino a portarlo a ebollizione. Lasciarlo cuocere per 5 minuti.

Versate la crema nei bicchierini e fate rassodare per mezz’ora in frigorifero.

Nel frattempo, pulire il mango e ottenere la polpa. Frullarlo e aggiungere l’agar agar. Bagnare con il liquore e un po’ di succo di limone. Trasferire in una casseruola e cuocere per 5 minuti continuando a mescolare.

Versare nei bicchieri la salsa al mango e riporre in frigorifero per almeno due ore  prima di servire.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

 

mezz’ ora più il tempo di riposo

 

Difficoltà:

facilissima

 

 

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