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OKRA E FUNGHI AL MISO – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

Settimana scorsa ho trascorso tre giorni sui colli piacentini, sull’Apppennino. Mi sono trovata all’Eco Villaggio che ha organizzato il corso sull’arte della fermentazione giapponese con un maestro giapponese di koji. Un luogo incantnto immerso nella natura. Ho potuto riempire gli occhi di quella magia che solo i boschi e le colline, vestite dei colori autunnali, possono dare. Un villaggio sostenibile, che punta sulla autosufficienza e ai valori umani.

Il koji non l’ho ancora potuto produrre in autonomia perchè ho sempre trovato difficile recupare le spore di asperagillus. Lo avevo acquistato per poter fare il miso ma la mia passione per l’autoproduzione e per le fermentazioni mi ha portato in un luogo fuori dal comune.

Una compagnia ricca, variegata e multietnica con cui ho tracorso tre interi giorni davvero emozionanti.

Ho potuto ammirare la nascita della vita, la trasformazione della materia, la celebrazione rispetttosa del cambiamento e della materia prima.

Avevo proprio bisogno di stimoli nuovi, di frequentare persone che non facciano parte del solito circuito e che mi potssero dare nuovi stimoli.

Sono quindi partita eccitata e molto fiduciosa. E il mio entusiasmo è stato ripagato.

Ho conosciuto persone meravigliose, alcune stravaganti in tutta la loro normalità.  Da perfetti estranei alla fine siamo diventati un gruppo omogeneo che condivideva la stessa emozione e che provava le stesse emozioni. E’ stato bello poter vivere a cuore aperto, arriccchirmi grazie a una cultura e tradiozni completamente diverse e grazie ai miei compagni di viaggio con cui condividevo l’intera giornata.

Oggi sento che la mia conoscenza sulle fermentazioni si è accresciuta ulteriormente e ho ricevuto talmente anti input che Alessandro si sta preoccupando di ritrovarsi in un vasetto!

Appena rientrata ho prepararto l’amasake che poi userò in mille ricette che ho in testa.

Oggi ho una maggiore consapevolezza della tecnica , della chimica e di quelle competenze che mi permettono di essere libera. Libera di autoprodurre e coltivare le spore e realizzare piatti con una marcia in più. Questo senso di libertà mi appaga ed inebria e appaga.

Pima di partire avevo preparato l’okra. Un ortaggio non molto diffuso. Io l’ho conosciuto qualche anno fa grazie allo Chef Michele Maino. che me l’aveva fatta assaggiare nel suo ristorante.

Ha un gusto delicato e lievemente amarognolo, un po’ “bavosa” in cotura.

L’ho servita con una crema di funghi e nulla vieta di accompagnarla a una gustoso farifrittata.

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okra e funghi al miso

 

Okra e funghi al miso

 

Ingredienti per 4 persone:

300 gr di okra

250 grdi funghi misti

1 cucchiaio di miso di riso

uno spicchio di aglio

salsa tamari

sale, pepe e olio evo e di griasole altooleico.

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OKRA E FUNGHI AL MISO

Procedimento:

Lavare l’okra e cuocerla al vapore er circa 15 minuti. Eliminare le estremità e tagliarli in egual misura. Condire con sale e olio extra vergine di oliva.

Nel frattempo pulire i funghi e spadellarli con uno spicchio di aglio e tre cucchiai di olio evo.

Quando risultano croccanti trasferirli nel bicchiere del frullatore e emulsionarli con il miso e due cucchiai di olio di girasole. Frullare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiustare di sale, pepe e olio evo.

Servire l’okra con la crema di funghi al miso.

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okra e funghi al miso

Tempi di preparazione:

 

30 minuti

 

Dififcoltà:

facile

 

 

 

 

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