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GRANO SARACENO E LENTICCHIE CON VELLUTATA DI PORRI E MANDORLE – FOTOGRAFIE DI ALESSANRO ARNABOLDI

Si vive nell’ombra. Abbiamo qualcosa da tenere nascosto, ben custodito, protetto da uno scudo. Il nostro cuore, è ben protetto dalla cassa toracica, dalle costole che come un’armatura lo proteggono dagli attacchi, dai colpi. Ma allo stesso tempo lo celano a chi non lo sa vedere, per chi no lo sa far sentire.

Molte volte i silenzi parlano più di mille parole, talvolta si dice quello che si vorrebbe dire semplicemente a bocca chiusa. Troppo spesso però non mostriamo davvero la nostra essenza.

Tante volte ci nascondiano e non mostriamo il nostro vero io per paura, perchè temiamo il giudizio degli altri. Viviamo nell’ombra perchè non abbiamo il coraggio di mostrare la nostra bellezza, oppure semplicemente perchè non riusciamo nemmeno noi a riconoscerla.

Questa paura di sbagliare, di non essere all’altezza, di non essere come gli altri ci vorrebbero o ci immaginano, è devastante.

Una minaccia alla nostra felicità.

E quante volte siamo disposti a scavare sotto sotto per scoprire davvero chi siamo? Per sapere davvero, e consapevolmente, cosa ci rende felici? Quanto spesso siamo sinceri con noi sessi?

Che gli altri abbiano voglia di scoprire davvero come siamo fatti, e cosa c’è sotto, oramai è assodao che è merce rara. Alla gente non interessa davvero sapere chi siamo, cosa proviamo e quale possa essere il nostro dono. Ma la cosa più importante è che lo sappiamo noi.

E, ancora più bello, è poterlo far brillare, dargli luce e non tenerlo nascosto, avvolto nella nube tossica del giufizio e pregidizio che ci autoimponiamo e che non ci fa respirare.

Fare quello che facciamo sempre, perchè lo abbiamo sempre fatto, perchè pensiamo che non possiamo ambire a nulla di meglio, perchè abbiamo paura di lasciare la certezza di quel nido che abbiamo costruito  rimanendo chiusi all’interno di muri. La famosa comfort zone. Bellissima, calda, accogliente, avvolgente, sicura. Ma che non ci fa proseguire.

Cosa ci fa davvero battere il cuore? Cosa c’è veramente li sotto? Sotto la pelle, sotto le costole?  Scoprirlo, consapevolizzarlo e spogliarsi dall’ombra ci permette di conoscere una parte di noi talmente meravigliosa di cui non potremo più fare a meno. Luce, luminosa, calda e travolgente che farà brillare anche coloro che entraranno nel nostro fascio di luce.

Ho immaginato questo piatto per un catering a un seminario di yoga e danza terapia che parlava proprio di questo. Uscire dall’ombra e trovare l’oro che c’è in noi. Esserne consapevoli e brillare.

Amo che i miei piatti continuino, in piena sintonia e armonia, a raccontare il messaggio che il cliente sta cercando di diffondere. Che siano coerenti, una comunicazione efficace e silenziosa, un filo conduttore con  l’intero evento.

Se per il convegno farmaceutico in nutriceutica, il buffet mirava alle proprietà nutriceutiche degli ingredienti usati per rafforzare quanto detto sul palco, in un alternanza di sapori e consistenze, qui l’ho racchiuso in un unico piatto.

Mi avevano chiesto un pasto unico, una zuppa leggera ma sostanziosa che potesse scaldare, rinvigorire e saziare durante la pausa del seminario.

L’ho immaginato così. La sostanza celata da una coltre di vellutata densa e cremosa. Come una coperta che nasconde, cura, protegge e riscalda. Una confortante certezza ad ogni cucchiaio. Ma scavando un po’ più sotto ecco apparire la sostanza, la vera natura del piatto. La parte principale, importante e luminosa. Grano saraceno e lenticchie. Saporite e consistenti, perchè si facciano sentire. E poi funghi e zucca, perchè siamo in autunno e oramai mi sono fissata. L’oro che c’è in noi, quella bellezza che dobbiamo imparare a ricosconoscere e valorizzare. Qella parte di noi che dobbiamo impare  a tirare fuori e renderci luminosi e che non dobbiamo temere di mostrare e apprezzare. Siamo unici, siamo meravigliosi, siamo speciali per quello che siamo.

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grano saraceno e lenticchie con vellutata di porri alle mandorle

Nell’ombra – grano saraceno e lenticchie con vellutata di porri alle mandorle

Ingredienti per 4 persone:

200 gr di garno saraceno

200 gr di lenticchie rosse decorticate

mezza zucca delica

250 gr di funghi coltivati

4-6 porri in base alla grandezza

200 gr di mandorle al naturale

slsa di soia tamari

sale, pepe, olio evo e di girasole alto oleico

basella, prezzemolo, fiori eduli per guarnire

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grano saraceno e lenticchie con vellutata di porri alle mandorle

Procedimento:

Innanzitutto mettere in ammollo le mandorle per un’intera notte. In una casseruola piuttosto ampia cuocere il grano saraceno, con due volumi di acqua, per circa 30 minuti per assorbimento. Nel frattempo in un’altra casseruola cuocere le lenticchie, per 15 minuti, nello stesso volume di acqua.

Pulire e tagliare in maniera regolare i porri. Preparare il latte di mandorle, frullando, a lungo e energicamente, con un litro di acqua le mandorle scolate e sciacquate.

Far stufare i porri, a fiamma dolce con un pizzico di sale e tre cucchiai di olio. Quando ben appassiti unire il latte di mandorle caldo e continuare a cuocere per circa 15/20 minuti per ottenere una zuppa bella consistente. Se dovesse asciugare troppo, unire un poco di acqua calda. Infine frullare, con un frullatore a immersione, aggiustare di sale e pepe e conservare al caldo.

In un’ampia padella scaldare due cucchiai di olio e rosolare, a fiamma vivace, i funghi tagliati finemente. Saltarli per qualche minuto, sfumare con salsa di soia e togliere dal fuoco, tenendoli da parte.

Pulire la zucca e tagliarla in pezzetti regolari non molto gradi (circa 8-10 mm x 8/10). Saltarla in padella con un filo di olio e rosolarla mantenendola bella croccante. A piacere condirla con le erbe aromatiche.

In una bowl capiente condire il grano saraceno e le lenticchie con olio evo, sale e pepe. Mescolare e disprre in una teglia. Infornare, in forno caldo, per 15 minuti a 200 gradi, fino a quando non sarà bello croccante.

Condire il grano saraceno con i funghi e la zucca e disporli alla base del piatto. Coprire interamente con la vellutata di porri e guarnire a piacere con foglioline di germogli, di misticanza o erbe aromatiche e fiori.

Buon appeito!

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grano saraceno e lenticchie con vellutata di porri alle mandorle

Tempi di preparazione:

circa 1 ora e mezza.

Per una versione “smart”

Una volta cotto il grano saraceno e le lenticchie unirle alla zuppa di porri, condire a piacere e  servire. Per arricchirlo ulteriormente di gusto, aggiungere i funghi e la zucca, cotti separatamente.

 

Ti piacciono le vellutate? Anche a me, in autunno ed in inverno sono davvero un MUST: Sul sito ne puoi trovare davvero tantissime… come questa di cavolfiore, mela e rafano.

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