happy Valentine

 

San Valentino.

Ogni anno ci siamo. Arriva cruciale anche la festa dell’amore. Ogni tanto mi fermo a pensare che è assurdo che abbiamo dovuto inventarci la festa dell’amore, dei nonni, degli amici, la festa della mamma, del papà, della famiglia, quella per ricordarci di mangiare più verdure e quella in cui meditare. Un po’ inquetante. Oppure no. INfonod non è tanto male avere qualcunoche ci ricorda che ci sono cose belle della vita che vanno clebrate. Perfeto se siamo celebrolesi, con tutto rispetto ai celebrolesi, oppure se siamo troppo egoisti, menefreghisti, narcisisti, egocentrici. Torniamo sempre li.

Non penso di aver bisogno di una giornata per dire “ti mo” a mio marito e personalmente preferisco quando mi soprende con un fiore, o quella pentola nuova che tanto desideravo. Così anche se è l’11 di gennaio e non mi riempie di cuocricini il 14 febbraio.

Ma è anche vero che amo le feste, e ogni pretesto è buono per far festa. Soprattutto se ci siamo ricordati di mettere attenzione e amore in un rapporto per tutto l’anno. Perchè non è certo a San Valentino che si recupera. Magari andando fuori a cena e facendosi spennare mangiando malissimo. Perchè di solito funzina così. Ricordo un anno, che eravamo fidanzati, rientravo da una trasferta a Roma. Alessandro, che è sempre stato il mio prode cavaliere, senza mantello e destriero, ma dall’animo gentile e premuroso, mi era venuto a prendere in aereporto. Era il 14 febbraio e sull’aereo mi avevano regalato un pacchettino di baci perugina. Quando finalmente atterrai decidemmo di andare al ristorante. Solo dopo il terzo tentativo ci rendemmo conto che era la festa degli innamorati ed erano tutti fuori a cena, e al nostro contrario avevano prenotato!!!

Nenache a dirlo ci siamo ritrovati al risotrante cinese, con il menù fisso di san valentino… una delle poche volte dove ho veramente mangiato male.

Quest’anno festeggio San Valentino fino alla nausea. Masterclass per il bimby, corso di cucina all’Asilo dei Grandi, cena privata a domicilio...e comparsata tv dalla mia amica Dolores ad Angoli. I conti son presto fatti se pensiamo anche al mio corso dedicato al cioccolato in versione insolita… A casa non ci passo una serata, di conseguenza per noi niente cenette a lume di candela o altre romanticherie. Niente cuori a colazione o colazioni lente con annessi fuori o bagni profumati a lume di candela perchè il pargolo mica lo puoi sedire via e lui è nell’età in cui qualsiasi smanceria è una schifezza e fa faccette buffe.

Ma se il mio san valentino avesse un profumo? Beh profumerebbe di rose. La rosa per me è il profumo dell’amore. Molto più che il peperoncino, le fragole, lo champagne o la cera. Molto più che il cioccolato. Eh lo so, sono inguaribile romantica!

Per la mia cara Dolores e per chi San Valentino lo festeggerà ho ideato questa ricetta, facile, con un po’ di pazienza e organizzazione anche abbastanza veloce che stupirà sicuramente per gli accostamenti insoliti. La barbabietola è al sale, la crema di cavolfiore è all’arancia e la salsa è alle rose e wasabi…

Vi posso dire che è incredibile…. non vi resta che provarla e se accettate un consiglio, non solo a San Valentino.

 

Happy Valentine

Barbabietola alla rosa e wasabi

 

 

Ingredienti per 2 persone:

 

3 barbabietole piuttosto grandi

1 kg di sale grosso

1 carota

1 gamba di sedano

1 cipollotto

Essenza di rosa

1 cucchiaino di rafano o wasabi in pasta

1 cucchiaino di kuzu (oppure maizena)

1 piccolo cavolfiore

1 panetto di tofu da 100 gr

1 arancia

Qualche pistacchio tostato di Bronte

Olio di girasole alto oleico, olio evo

Sale

Procedimento:

 

Per le barbabietole al sale: Lavare e spazzolare le barbabietole. Versare in una teglia una parte di sale, adagiarvi le barbabietole e coprirle completamente con il sale. Cuocere in forno per 45 minuti, fino a un’ora, fino a quando non risulteranno fondenti al coltello.

Spelarle, per eliminare la buccia e livellarle. Intagliare, con l’aiuto di diversi ring a misure differenti dei cilindri perfettamente uguali e omogenei. Alcuni forarli al centro.

Per la crema di cavolfiore. Suddividere il cavolfiore in cimette e scottarle per 5 minuti in acqua bollente salata. Scolarli e scottare il tofu al naturale per circa 10 minuti. Scolare anch’esso e trasferire entrambi in un blender. Unire la scorza di un’arancia, il succo di mezz’arancia e emulsionare con olio di girasole. Frullare fino ad ottenere una crema spumosa e consistente, liscia e profumata. Aggiustare di sale e pepe.

Per il dashi alla rosa e wasabi: Pulire la carota, cipollotto e sedano. Tritarli e farli sobbollire per circa 15 minuti. Spegnere il fuoco, filtrare e rimettere in casseruola. Far raffreddare completamente. Profumare con un paio di gocce di essenza pura di rosa e il wasabi. Aggiustare di sale e unire il kuzu per tirare la salsa. Far sobbollire per qualche minuto finchè lsi leghi la salsa.

Farcire i cilindri vuoti di crema di arancia, avvicinare tutti i cilindri e nappare con la salsa. Servire con granella di pistacchio a piacere.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

 

90 minuti circa

 

Difficoltà

Media

 

 

NOTA BENE:

La barbabietola avanzata può essere usata per un insalsata, oppure per un sugo o per un borsh, la tipica zuppa est europea speziata. In alternativa, congelata per un uso successivo.

 

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