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ANSIA DESSERT AL SESAMO NERO – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

 

 

Ancora una volta è una canzona di Nicoletta Marchica che mi ha ispirato questo piatto.

Ansia.

Quella che vedo vivere tutt’intorno a me. La si percepisce, quasi che si possa tagliare con un coltello. Sembra di vivere in apnea, con la mancanza di ossigeno. Come se fossimo sospesi tra un respiro e l’altro. Forse non ricordiamo più come si respira? O forse semplicemente ne abbiamo paura.

Un periodo insolito iniziato con il disordine, la confusione, l’isteria, la paura, la mancanza di percezione. Come se ci avessero strappato il tappeto da sotto i piedi e siamo rimasti lì, in bilico, senza ben sapere quale piede appoggiare.

Sono rimasta attonita, un po’ frastornata e imbarazzata a osservare tutta questa pazzia. Come se fosse un lungometraggio alla finestra. Comprendo l’ansia che assale le persone ma non riesco a condividerla del tutto.

E, forse perché in questi ultimi anni tante cose di me sono cambiate, mi accorgo di non vivere nell’ansia ma piuttosto prendo quello che viene con serenità.

MI godo un poco più di sonno al mattino, alzandomi con più calma. Finchè ho potuto mi sono concessa lunghe passeggiate al parco. Cosa, che nella mia frenetica quotidianità non avrei mai fatto. Approfitto di questa pausa forzata per mettere ordine, sistemare quello che non riesco mai a fare. Silenzio. Ho pensato e ripensato e mi sono dedicata a nuovi progetti, nuove idee. Vita.

Ascolto le persone e mi accorgo che tutta questa ansia è dettata dal fatto che ci siamo abituati a riempire il nostro tempo appoggiandoci ad altro piuttosto che coltivare noi stessi, prenderci cura di noi come se fossimo un giardino. Piuttosto che stare in compagnia di noi stessi preferiamo appoggiarci a corsi in palestra, aperitivi, workshop, impegni di qualsiasi tipo… Talvolta ci neghiamo la possibilità di annoiarci un po’ e inesorabilmente ci abbandoniamo all’ansia.

Ed ora che siamo costretti a stare chiusi ci sembra di impazzire di non avere nulla da fare.

Invece di pensare a cosa non possiamo fare sarebbe più utile pensare in maniera. Inclusiva e cogliere tutto quello che possiamo fare. E avremmo un patrimonio. Le cose che possiamo fare, pur non uscendo di casa sono davvero infinite, senza necessariamente passare le giornate sui social o davanti alla televisione.

Siamo abituati ad avere il controllo su tutto e facciamo fatica a lasciare andare.  Abbandonare questo nostro limite ci permetterebbe di allontanarci dall’ansia.  Quanto sta accadendo è al di sopra del nostro controllo, pur non facendoci sopraffare dobbiamo accogliere questo nuovo stato pur consapevoli che potrebbe durare a lungo.

L’ansia invece ci fa smarrire, soffocare, perdere la testa per quel senso di vuoto, per non riuscire a controllare. Controllare il lavoro, l’avanzamento, il futuro, gli altri.

Ansia che si trasforma in rabbia. Siamo arrabbiati, o talmente sconsolati da deprimerci.

Lo capisco, lo comprendo eppure, sembrerà quasi strano, il mio cuore è comunque sereno.

Non esco. Io resto a casa. Rispetto le regole e rispetto coloro che si stanno tanto prodigando per aiutarci a uscire da questa situazione, chi sta aiutando chi ha bisogno e chi è in prima linea.

Un po’ di preoccupazione per il futuro ogni tanto mi assale, soprattutto perché la mia piccola attività è una start up e in questo momento ha subito un grave colpo, un collasso. Ma per ogni pensiero negativo, cerco di pensarne almeno tre positivi.

Se l’ansia avesse un sapore sarebbe dolce e un po’ amara, con una nota acida che ti colpisce inaspettatamente. E se fosse un colore sarebbe quello scuro del nero, verde e rosso.

Sono tornata a cucinare, a raccontare a mio modo quel che mi passa per la testa ed il cuore.

Se l’ansia, quella che ci accompagna e che infondo ci piace avere accanto, fosse una portata sarebbe un dessert.

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Ansia dessert al sesamo nero

Ansia

dolce al sesamo nero

Ingredienti per 4 persone:

 

1 confezione di yogurt al naturale di soia da 250 g

200 g di tofu silken

5 cucchiai di tahin di sesamo nero

1 cucchiaio di malto di riso

fave di tonka, vaniglia

30 g di cioccolato fondente

1 kiwi

1 avocado hass

100 ml di succo di melagrana

1 limone

15 g di amido di mais (maizena)

3 g di agar agar in polvere.

 

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Procedimento:

 

Per prima cosa mettere la confezione di tofu silken, ancora ben sigillata, in acqua bollente e sbollentarlo per cinque minuti. Scolarlo e lasciarlo raffreddare. Infine aprire la confezione. Nel frattempo far scolare, in un colino a maglie fitte, lo yogurt al naturale.

Mescolare il tofu con lo yogurt, unire la tahin e il malto. Mescolare bene per stemperare la tahin e amalgamare il composto in modo che sia liscio e vellutato.

Trasferire in una casseruola e unire 10 g di amido, leggermente stemperato in una tazzina di acqua. Accendere il fuoco, a fiamma dolce, e far addensare. Unire inoltre l’agar agar stemperato in un paio di cucchiai di acqua. Portare a ebollizione e cuocere per tre minuti. Unire le fave di tonka grattuggiata e la vaniglia, a piacere. Mescolare e trasferire in contenitori monoporzioni e far riposare in frigorifero per almeno due ore.

Nel frattempo stemperare i restanti 5 g di amido nel succo di melagrana e unire un cucchiaio di succo di limone. Mescolare e portare a ebollizione per far addensare. Spegnere e far raffreddare completamente.

Frullare il kiwi e setacciarloper eliminare i semini. Frullarlonuovamentecon la polpa di avocado e due cucchiai di succo di limone.

Stendere un poco di salsa tahin sul piatto. Stampare i budini e posizionarli sul piatto. Farcire con la crema di kiwi e la salsa di melagrana. Guarnire con scaglie di cioccolato e servire.

Buon appetito!

 

Tempi di preparazione:

 

50 minuti più iltempo di riposo

 

Difficoltà:

media

 

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