ghianda

GHIANDA – FOTOGRAFIE DI ALESSANDRO ARNABOLDI

 

Venerdì è uscito il disco di Nicoletta Marquica, La Teoria della Ghianda. Erano anni che continuava a dirmi che fra poco sarebbe uscito e nel frattempo sfornava canzoni nuove e macinava live nei locali. Se posso non perdo nemmeno uno dei suoi concerti. Ogni volta una grande emozione.

Mi ricordo la prima volta che ho ascoltato il suo disco. Me ne aveva fatta una copia in anteprima, solo per me, presa probabilmente per sfinimento perchè continuavo a chiederle le sue canzoni canticchiandole durante il giorno. Non ero riuscita ad ascoltarlo interamente. Sentire la sua voce risuonare nella stanza, senza che lei fosse presente, era una sensazione nuova e mai provata, che mi costava fatica. La cercavo e faticavo a rendermi conto che lei non ci fosse ma che la sua voce riempisse la stanza.

Poi, alla fine, mi sono abituata ed è diventato un piacere ascoltarla. Infilo le cuffie, alzo il volume e mi godo la sua compagnia anche quando lei non c’è, cullata dalla sua voce e dalla sua splendida musica. Al contrario ora è come averla sempre vicina, a portata di mano.

Dopo tutto questo aspettare finalmente il disco è per tutti. E mi auguro davvero che possa diventare un grande successo. Sono orgogliosa di lei e felice per lei, con lei.

In una giornata così speciale, ci siamo trovate a pranzo. Avevo voglia di prepararle qualcosa di buono e farlo con tutta la mia cura. Mi sono messa in cucina e ho improvvisato. Non sapevo bene dove stavo andando. Ho messo a cuocere il riso integrale, che adoro, e ho guardato come avrei potuto condirlo. In maniera spontanea è nato questo piatto, che desideravo fosse bello o almeno ci ho provato, per festeggiare questo traguardo. Avevamo così tante cose di cui parlare e festeggiare; i tanti cambiamenti che ci circondano e che ci trasportano in una nuova dimensione, le paure, le difficoltà e le speranze per il futuro.

Quando lo ha visto ha esclamato “che ghianda!” e in quel momento ho capito che era il piatto perfetto.

ghianda

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Ghianda

 

Ingredienti per  4 persone:

200 gr di riso integrale

3 carote

200 gr tra mandorle, noci, nocciole, anacardi e semi di girasole

un pizzico di peperoncino a piacere

150 gr di cavolfiore

1 bustina di zafferano in polvere

200 gr di ceci già cotti

1 avocado maturo

2 cucchiai di mirtilli rossi essiccati

1 limone

1 cucchiaio di salsa tahina

1 pizzico di aglio in polvere

germogli di barbabietola

aneto o altra erba aromatica fresca

sale, pepe e olio

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Procedimento:

Cuocere il riso integrale nel doppio del volume di acqua, per assorbimento, per circa 50 minuti a fuoco moderato. Nel frattempo grattuggiare la carota e condirla con olio, sale e scorza grattuggiata di limone.

Tostare i semi oleosi in padella antiaderente molto calda, fino a quando gli oli essenziali iniziano a rilasciare il loro profumo. Appena pronti tritarli grossolanamente.

Condire il riso con i mirtilli rossi, le carote e i semi oleosi. Unire il peperoncino a piacere. Mescolare e aggiustare di sale e pepe e condire con un filo di olio a crudo.

Scottare le cimette di cavolfiore in acqua bollente salata per 8 minuti. Scolarle e frullarle con due cucchiai di olio di semi di girasole e la bustina di zafferano. Frullare fino ad ottenere una salsa liscia e omogenea, aiutandosi nel caso con poca acqua. Aggiustare di sale e tenere da parte.

Nel frullatore mettere mezzo avocado maturo e i ceci. Unire la tahina e l’aglio in polvere, un cucchiaio di succo di limonee un pizzico di sale. Frullare fino ad ottenere un composto liscio e spumoso.

Impiattare il riso con la salsa allo zafferano a specchio sul piatto. Preparare delle quenelle con il patè di ceci e avocado e servire guarnendo con i germogli di barbabietola e le erbe aromatiche a piacere.

Buon appetito!

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Tempi di preparazione:

90 minuti circa

 

 

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