Quando sono stata da Pikniq per il corso comfortfood, Eleonora mi ha regalato gentilmente qualche frutto di opuntia. L’opuntia è un frutto dei fichi d’India che la nostra amica comune Titti Diviccaro, coltiva con passione e determinazione nella zona del Salento. Della famiglia delle Cactaceae (la stessa dei fichi d’india) ha frutti di un meraviglioso color magenta e dal gusto delicatamente dolce e lievimente acidulo.
Li costudisco gelosamente e, ogni tanto, mi tuffo in qualche esperimento, rapita completamente da questo meraviglioso colore. Per poterlo mantenere il più integro possibile, e per non disperdere i tanti sali minerali, e nutrimenti, contenuti in questo frutto, cerco di lasciarli il più possibile allo stato crudo.
L’altro giorno avevo voglia di un dolcetto crudista. Lo so che le temperature e il periodo non sono deimigliori, per un dolce crudista, ma la mia golosità ha vinto sopra ogni cosa.
Ho quindi preparato una base gustosa, ricca di spezie e di semi diversi. Il frutto d’India invece l’ho lasciato al naturale, unendolo alla cremosità della banana. Proprio per lasciarlo cremoso ho preferito mantenerlo in purezza, usando poco agar agar per compattarlo, quasi come un budino.
Un dessert semplice e straordinario allo stesso tempo a cui ho faticato a resistere, persino per il tempo delle fotografie!!!
Rawcake all’opuntia
Ingredienti:
20 gr di uva sultanina
80 gr di albicocche essiccate
30 gr di mandorle integrali al naturale
40 gr di semi misti (io ho usato lino, girasole, zucca e poco sesamo)
1 frutto di opuntia (fico d’India)
1 banana
1 cucchiaio di sciroppo d’agave
1 cucchiaino di suco di limone
100 ml di acqua
1 cucchiaino di agar agar
vaniglia, cannella, chiodo di garofano, cardamomo
cocco essiccato rapè
Procedimento:
Mettere in ammollo le mandorle e i semi, in un contenitore, per almeno 30 minuti. In un altro contenitore ammollare l’uva sultanina e le albicocche.
Scolare sia la frutta disidratata che quella secca e metterla in un frullatore. Aggiungere la polvere di cannella, vaniglia e delle altre spezie, a piacere, il succo di limone e frullare fino ad ottenere un composto “appiccicoso” ed omogeneo. Stendere l’impasto all’interno di un coppapasta e far riposare in frigorifero.
Nel frattempo frullare il frutto di opuntia e filtrarlo, per eliminare tutti i semi. Rimettere nel frullatore aggiungendo la banana e un cucchiaio di sciroppo d’agave.
Stemperare l’agar agar in acqua e portarlo a bollore. Lasciarlo sobbollire per tre minuti. Spegnere il fuoco e farlo riposare. Quando inizia a raprendersi aggiungerlo alla crema di opuntia e versarlo nel coppapasta. Rimettere lo stampo in frigorifero per almeno due ore e far riposare.
Al momento di servire togliere il ring di acciaio, spolverare con cocco rapè e servire.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
1 ora circa più due ore di riposo
nb. A piacere decorare con pezzettini di ananas essiccati.
Ciao Marzia
Io qui non troverò mai i fichi d’india….
Con cosa sostituirli?
Lamponi,susine, more?
Grazie.
Ciao Erika, potresti usare delle prugne, oppure more, mirtilli o altro frutto a tuo piacere leggermente acidulo. Vanno benone anche le susine o i lamponi.