pane di Oshawa

PANE DI OSHAWA – FOTOGRAFIE DI ALESSADRO ARNABOLDI

Oramai la macrobiotica mi sta appassionando. Non che io la segua in maniera accademica ma, quando cucino e sopratutto quando mangio, ragiono anche in questi termini. Da quando ho seguito il corso al Joia Academy,  mi si è aperto un mondo e non ho più smesso di studiarla. Certo, a volte fatico a comprenderla sopratutto quando i libri su cui studio parlano di trasformazioni, delle cinque energie ed elementi, ma non smetto di trovarla affascinante. Studiando mi sono imbattuta in questa ricetta. Mi ha colpita per la sua semplicità e per la presenza del grano saraceno. Tra tutti i cereali e’ tra i miei preferiti, con quel gusto rustico e ruvido.
Più che un pane, è uno sformato che quasi ricorda una polenta cotta nel forno. La ricetta orginale prevede la cipolla che ho prontamente sostituito con il porro.
È senza glutine e senza lievito, perfetto quindi per chi vuole evitarli, come me, ma vuole qualcosa di sostanzioso.

Questo pane prende il nome da Oshawa, il padre della macrobiotica. Cercando maggiori informazioni ho visto anche versioni con la farina di riso integrale oppure con altri tipi di farina. Inoltre, oltre al porro è possibile aggiungere altre verdure. Ma questa versione resta la mia preferita.
È molto saziante lasciando comunque leggeri ed evitando picchi glicemici che innescano nuovamente la voglia di mangiare qualcosa. Durante l’estate l’ho preparato piu’ volte perchè lo trovavo molto pratico da portare in montagna, durante le passeggiate, ridandomi le energie necessarie per proseguire. Anche adesso mi capita di prepararlo per il pranzo, da portare in ufficio.

pane di Oshawa

pane di Oshawa

Pane di Oshawa

Ingredienti:

150 gr di farina di grano saraceno

450 gr di acqua

1 porro piccolo

1 cucchiaio di olio evo, sale

Procedimento:

Stemperare, con l’aiuto di una frusta, la farina di grano saraceno con l’acqua. Aggiungere un cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale e mescolare. Affettare sottilmente il porro ed aggiungerlo alla pastella. Trasferire il composto in una teglia e infornare, in forno caldo, a 200 gradi per 50 minuti.

Sfornare e lasciare leggermente raffreddare prima di servirlo.

Buon appetito!

nb. Buono caldo è buonissimo anche freddo. In questo caso l’ho servito spolverandolo con semi di canapa decorticata. In alternativa potete tagliarlo e farcirlo con hummus e zucchine grigliate oppure con avocado maturo a fette.

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