La montagna e’ sempre una bella scoperta, che a volte riesce a farti vivere emozioni uniche.
Siamo partiti per una passeggiata ad un rifugio che conosciamo molto bene quando siamo stati incuriositi da un nuovo cartello di segnaletica. Abbiamo attraversato il ponticello sospeso sopra il torrente per leggere meglio le indicazioni e abbiamo scoperto un nuovo percorso nel bosco. Senza troppi scrupoli abbiamo cambiato i nostri piani e ci siamo avventurati verso la ripida salita del sentiero. Il sentiero si inerpicava nel fitto bosco, lasciando alcune volte qualche sprazzo di luce per poter curiosare oltre la coltre boscaglia. In lontananza nella valle i paesini sembravano diorami di un presepe. Intorno a noi solo il canto degli uccellini e il rumore costante dei ruscelli. Talvolta incontravamo il cartello che prontamente ci segnalava la nostra posizione sulla costa della Grigna e, così fiduciosi, proseguivamo il nostro cammino.
Ad un certo punto ci siamo ritrovati davanti all’ingresso delle miniere. Le rotaie sparivano dietro il grande portone di ferro che ostruiva l’ingresso, ben chiuso da un chiavistello, ma dalle fughe ci raggiungeva un vento gelido.
La sensazione era bellissima e molto particolare. Piantati di fronte a quel buco nella montagna ci lasciavamo percorrere dal freddo che si mischiava con il calore afoso del bosco. Di fronte freddo, dietro aria calda e tutto intorno a noi riuscivamo a percepire il punto in cui le due temperature si univano. Un abbraccio invisibile ma pienamente tangibile, un gioco spiritoso della natura di cui noi eravamo stupiti spettatori. La curiosità di sapere cosa ci nascondesse oltre quel portone era grandissima, così come l’aspettativa. Alla tappa successiva, e raggiunto l’ingresso principale delle miniere, abbiamo incontrato una guida che ci ha illustrato le attività e come fossero organizzati all’interno le gallerie e gli spazi. Rapiti, ci ha aperto il portone dell’ingresso per mostrarci il lungo corridoio che partiva verso il centro della montagna. L’idea di fare un viaggio al centro della montagna per scoprire come e’ fatta e i minerali che la abitano e’ davvero affascinante. Abbiamo riempito di domande la guida in modo tale da poter organizzare, alla prima occasione, la nostra gita alle miniere. Non vedo l’ora!
Abbiamo ripreso il sentiero e terminato l’anello molto più soddisfatti per la nostra felice scoperta e pianificando e progettando la nostra prossima visita.
Tepore ghiacciato, la vellutata di piselli e sorbetto al melone
Ingredienti per 3 persone:
500 gr di piselli
2 cipollotti
qualche foglia di menta e di basilico fresco
1 melone retato maturo
zenzero a piacere
yogurt di soia al naturale
sale, pepe, olio evo
fiori per decorare
Procedimento:
Innanzitutto pulire il melone e tagliarlo a cubetti regolari. Metterlo in un sacchetto per alimenti e riporlo in freezer fino a completo congelamento.
Pulire e affettare sottilmente i cipollotti. Farli soffriggere in una casseruola dai bordi alti con due cucchiai di olio. Aggiungere i piselli e coprire con acqua, aggiustando con un pizzico di sale. Far cuocere per 15 minuti.
Togliere l’acqua in eccesso e tenerla da parte, aggiungere a proprio gusto personale le foglie di menta e basilico puliti e frullare, condendo con olio extra vergine di oliva, fino ad ottenere una crema liscia. Setacciare con un colino a maglia fine per ottenere una vellutata liscia e senza grumi, aggiustare di sale e pepe e rimettere sul fuoco per tenerlo al caldo.
Togliere dal freezer il melone, farlo riposare alcuni minuti e frullarlo con il succo di zenzero, a piacere. Frullarlo fino ad ottenere un composto soffice.
Impiattare la vellutata di piselli tiepida, aggiungere il sorbetto di melone e guarnire con poco olio e gocce di yogurt al naturale, decorare con fiori e erbe aromatche e servire immediatamente.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
30 minuti più il tempo di congelamento del sorbetto
nb.
Per preparare il succo di zenzero, grattuggiare il rizoma e spremerne la polpa.
Se avete la gelatiera, pulire e tagliare a pezzetti il melone, frullarlo aggiungendo il succo di zenzero e filtrare. Trasferire il succo nella gelatiera e ottenere un sorbetto.
Stupenda!
Ma quei piatti con tanto bel bordo dove li hai trovati? Io sto cercando delle coppette da dessert simili, per servire una dadolata di pesche accompagnata da spezie, cannella e cacao disposti sul bordo da aggiungere a piacere!
Abbraccio (molto virtuale perchè fa caldo!)
Patrizia
grazie!
I piatti li prendo nei mercatini dell’antiquariato e modernariato e nei negozi di casalinghi, desing e così via… ne prendo un pezzo o due e purtroppo non posso aiutarti.
Dovresti andare nei mercatini delle pulci, in estate ce ne sono diversi 😉
Grazie Marzia! Cercherò….