fotografie di Alessandro Arnaboldi
Quanto mi diverto a preparare i soufflé. È una gioia ritrovata, perché era una vita che non li facevo.
Con l’occasione del
MTC di marzo, e dopo aver preparato quelli agli
asparagi, mi sono cimentata in questa versione un po’ più particolare, senza latticini.
Abbiamo passato la scorsa domenica a casa e fin dal mattino ho cucinato, cucinato, cucinato e cucinato. Non potevo non mettermi a sperimentare e così mi sono cimentata in questa nuova versione. Ho usato la panna di cocco e il burro di soia, per creare questi vaporosi soufflé ai ceci che ho accompagnato con una riduzione alla soia. È stata una soddisfazione vedere gonfiare piacevolmente anche questi piccoli scrigni nonostante gli ingredienti azzardati, rispetto alla ricetta di Fabiana. Visto che mi avevano stuzzicato, ho voluto provarci. Questa volta riproporzionando le dosi per ottenere solo due porzioni. Una meraviglia, che vi consiglio di provare. In cucina poi c’era un profumo….
Ingredienti per 2 persone
1 cucchiaio di concentrato d pomodor
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio abbondante di miele di tiglio
Lessare i ceci per almeno due ore, dopo averli lasciati in ammollo la notte precedente. Quando pronti, frullarli per ottenere una purea.
Prendere poca panna di cocco e stemperare la maizena.
In un pentolino mettere la restante panna e portare ad ebollizione. Aggiungere il composto di maizena e mescolare per evitare la formazione di grumi. Appena si addensa il composto, spegnere il fuoco e aggiungere il burro, continuando a mescolare. Incorporare i tuorli delle uova, uno ad uno, aspettando di aver fatto amalgamare il primo e poi aggiungendo l’altro.
Montare a neve ferma gli albumi.
Nel composto aggiungere la purea di ceci, ed in seguito gli albumi cercando di non smontare il composto.
Trasferire in ciotoline mono porzione, precedentemente unte con poco burro e lasciate in freezer fino al momento di servire.
Informare a 200 gr, in forno caldo, per circa mezz’ora, in forno statico.
Nel frattempo preparare un brodo vegetale. In 250 gr di acqua aggiungere la carota, cipolla e sedano tagliati a bronoise e cuocere. Aggiungere il concentrato di pomodoro e la salsa di soia. Quando cotto, aggiungere il miele ed alzare la fiamma per far assorbire il liquido. Frullare con un mixer ad immersione ed ottenere una salsa densa.
Appena i soufflé saranno pronti, servire in tavola accompagnandoli alla salsa.
Buon appetito!
Tempi di preparazione
2 ore per la cottura dei ceci, più la notte di ammollo.
50 minuti per i soufflé
Quasi veganizzata questa ricetta……..ma le uova proprio non c’è stata storia, impossibile eliminarle!!!!
Un tentativo sperimentale che ha prodotto un soufflé perfettamente riuscito, chi l’ avrebbe mai detto….io sinceramente no;))
Conosco la panna prodotta partendo dal latte di cocco, ma ne ho sempre intuito un utilizzo destinato a preparazioni dolci, stile panna montata per intenderci, ma, evidentemente ho intuito male o quanto meno non ho esperienza sufficiente in questo ambito per intuire meglio:)))))
E’ comunque molto interessante e certamente farò qualche ricerca al riguardo, magari interpello la figlia bolognese che ( ma perché????) proprio vegana è!
Riguardo la combinazione dei sapori, su quella non ho dubbi che sia azzeccatissima, molto oriental style.
Nella mia amata Thailandia, ma anche in numerosi paesi del nord est asiatico esistono popolarissime zuppe che nascono proprio dalla fusione della dolcezza del latte di cocco al quale si aggiungono gli accenti ultra sapidi della salsa di soia e di quella di pesce, più, naturalmente il piccante e pure l’acido che serve a bilanciare il tutto.
La tua salsa si arricchisce delle note del miele e ne esce un sapore agrodolce che io apprezzo molto, forse avrei davvero pensato ad una sfumatura piccante, lieve, appena accennata.
Questa è una pagina ed una prova estremamente creativa e totalmente ingegnosa, dalla quale ho imparato un bel po’ di cose e dalla quale mi ripropongo di sviluppare anche un bel po’ di idee!!!!!
Mille grazie:)))
Ciao, grazie del tuo commento e dell’apprezzamento. Devo essere sincera, ero molto tentata da proporre un soufflé completamente veganizzato eliminando le uova ma non sapevo quanto potevo spingermi, avendo già modificato gran parte degli ingredienti. Togliendo le uova stravolgevo completamente la tua ricetta. Ma i miei ometti non si sono lamentati di aver fatto il pieno di soufflé pero’ Piccolo Chef mi ha chiesto di non farne altri, per il momento. J Togliendo le uova si ottiene comunque un tortino vaporoso e soffice, te lo garantisco. In ogni caso mi hai scovata. L’idea dell’utilizzo del cocco deriva proprio dalla cucina thailandese e asiatica in generale a cui mi sono ispirata. Il profumo che si e’ sprigionato per tutta la casa, grazie alla presenza del cocco, e’ estasiante. Mi ha confortato solo il profumo che mi ha proiettato alle vacanze. Non ho messo una nota piccante perché, non amando il peperoncino e i sapori piccanti, non li propongo neanche ai miei ospiti a meno che non sappia che sono dei fanatici (in quel caso gli preparo il vasetto super piccante in tavola).
Un Interesante sufflé orientaleggiante!!!
Ciao
ciao Elisa,
grazie!
quando vedo queste ricette, mi riconcilio con la cucina del “senza”. O meglio: mi rendo cnto che esistono due filoni: quello di chi si nutre di aria- e te la spaccia per sostanziosa e nutriente e quello di chi, invece, ha solo preso una direzione diversa, sulla strada della selezione dei prodotti, ma mantiene benchiara la direzione del sapore e del gusto. In questo senso, allora, questo tipo di cucina può e deve diventare un interlocutore prezioso, capace di fornire spunti di interesse che possono trasformarsi in punti di contatto. e in questo senso credo che si debba intendere la tua cucina, che trova oggi espressione in questa esplosione di sapori che è il tuo soufflè: per cui, ben vengano apporti nuovi e voci diverse, meglio ancora se capaci di trarre ispirazione anche da altre cucine e di rielaborarli in modo così peculiare: la nostra sfida si arricchisce, con persone come te, a maggior ragione se così flessibili ed entusiaste come hai dimostrato di essere in questa sfida. Mille complimenti e grazie ancora!
che dire, mi hai lasciata senza parole!
GRAZIE!
E’ per me un onore e un piacere partecipare all’MTC