Estate, talmente bella che passa via in un soffio. La desidero per tutto l’anno, anelando il momento in cui potrò godere di tutti i suoi benefici e fantasticando su cosa farò. Poi, senza neanche accorgermi, mi sfugge tra le dita e in un batter di ciglio passa e se ne va.
Le vacanze sono un momento speciale, di quelli che ti riempiono di gioia la vita con un nulla. Il momento in cui ti rendi conto che sei in vacanza è l’attimo che preferisco. Fino a quando tiro avanti continuando a trottare mantenendo serrati i ritmi del mio lavoro e dei miei mille impegni, organizzo e immagino cosa farò nelle ore di libertà.
Il tempo che mi separa dalla libertà è una dolce trappola in cui casco sempre. Conto gli attimi, programmo, immagino e punto dritta all’obbiettivo.
I primi girni di vacanza però sono ancora talemente concentrata che proprio non mi capacito di non aver nulla da fare e continuo a programmare e segnarmi appunti, prima di dimenticarmene… non sia mai!
E poi eccolo, finalmente, arrivare il momento tanto atteso. Quest’anno è accaduto mentre osservavo le nuvole in cielo. Mentre i batuffoli soffici e impalpabili nell’aria celeste giocavano e creavano disegni fantasiosi, io ero sdraiata su un prato dopo una passeggiata in montagna. Raggiunto il rifugio avevo steso la coperta e mi ero distesa a contemplare il cielo, i raggi del sole e le vette di fronte a me. Faticavo a rendermi conto di dove fossi realmente eppure dentro di me sapevo che era un giorno feriale, uno dei tanti in cui avrei dovuto lavorare. Ed invece ero li, tra i fili d’erba a scovare figure fiabesche con il naso in su giocando con Piccolo Chef e Alessandro. In quell’istante, tra un delfino e una tartaruga nell’aria, ho capito che nessuno mi avrebbe cercata, non avrei dovuto controllare gli orari dei mezzi, timbrare il cartellino, mantenere i contatti, prendere decisioni, fare azioni e partecipare alle riunioni. Potevo starmene per quanto ne avrei avuto voglia sull’erba a rimirare quella meraviglia.
Rientrati a casa ci aspettava un bel gelato per merenda. Il gelato è un’altra di quelle cose che fanno subito estate e di cui non posso fare a meno. Questa volta è un gelato speciale, non uno di quelli che compri pronto e via. Un gelato preparato con mandorle e cocco, tutto a crudo, come il bisocotto che lo rende ancora più goloso. Con la temperatura che ci accompagnava non abbiamo dovuto nemmeno aspettare troppo per poterlo gustare.
Biscotto gelato raw
Ingredienti per 4 gelati:
100 gr di fiocchi di avena a crudo
20 gr di cacao crudo
4 albicocche essiccate
1 dattero mediojol
1 confezione di latte di cocco
100 gr di mandorle al naturale
lamponi freschi
Procedimento:
Mettere in ammollo per circa 20 minuti le albicocche e il dattero per reidratare la frutta. Tagliare a pezzetti e metterla nel frullatore per ottenere una salsa densa. Prelevare la salsa e mischiarla, in una ciotola ai fiocchi di avena e al cacao crudo, ottenendo un impasto sodo e lavorabile con le mani. Stendere l’impasto su un piano di lavoro e con l’aiuto di un coppapasta realizzare otto dischi di egual misura. Riporre i biscotti ottenuti nell’essiccatore a 42 gradi per circa 48 ore. I biscotti dovranno risultare asciutti. Frullare le mandorle fino ad ottenere una pasta fine. Mescolare il latte di cocco con la crema di mandorle e riporlo in freezer. Quando sarà congelato, ma ancora morbido, frullarlo ed incorporare i lamponi, avendo cura di non romperli. Con l’aiuto di uno stampo o del coppapasta assemblare i biscotti gelato farcendo due biscotti con la crema di cocco ai lamponi e riporli nuovamente in freezer. Estrarre dal congelatore i biscotti gelato 15 minuti prima di servire.
Buon appetito!
Tempi di preparazione:
20 minuti circa più il rassodamento in freezer (circa 3 ore)
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